Un pomeriggio da dimenticare, quello del 26 marzo, a Torino. L’aria tipicamente primaverile della città , baciata dal sole, tutto ad un tratto è stata rotta da un tremendo fatto di cronaca che ha scosso l’Italia. Di colpo, il caso ha travalicato i confini nazionali, e le immagini e i video dell’accaduto, girati amatorialmente e poi ripresi dalla stampa, hanno fatto il giro del mondo.
Un bus, è precipitato nelle acque del Po, in piazza Vittorio Veneto, sotto gli occhi impotenti e raggelati di tantissimi presenti. Per il conducente 64enne, Nicola Di Carlo, molisano di Guglionesi, non c’è stato nulla da fare e le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori.
Il bus, difatti, avrebbe dovuto recuperare una scolaresca di Milano in visita al Museo Egizio, per cui i decessi sarebbero potuti essere moltissimi, trasformando l’accaduto in una vera e propria strage.
Queste sono ore cruciali per gli inquirenti che hanno l’arduo e delicato compito di raccogliere le testimonianze oculari e i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona che possono aver ripreso la straziante scena della caduta in retromarcia del mezzo, che peraltro è stata ripresa da diversi video amatoriali, condivisi sui social, che hanno scosso gli italiani.
Dai filmati è venuto fuori un dettaglio sconcertante, riguardante cosa è accaduto all’autista del bus precipitato nel Po, poco prima di cadere. Vediamolo insieme nella pagina successiva del nostro articolo poichè questa è la notizia del momento, quella battuta dai più autorevoli siti d’informazione che stanno seguendo il caso con enorme attenzione, in tutti i suoi sviluppi.