Bus caduto a Torino, i primi dati sull’autopsia dell’autista (1 / 2)

Bus caduto a Torino, i primi dati sull’autopsia dell’autista

Quanto accaduto il 26 marzo 2025, alle 17:33, a Torino, non si può certo dimenticare. Tutto ad un tratto, un bus, guidato da Nicola Di Carlo, 64 anni, è precipitato  nel Po, in piazza Vittorio Veneto. E’ successo sotto gli occhi impotenti di tantissimi testimoni oculari e per il povero conducente non c’è stato nulla da fare.

Una tragedia, che sarebbe potuta diventare una strage, dal momento che Vittorio, definito da tutti come una persona molto preparata, avrebbe dovuto, da li’ a poco , prelevare una scolaresca in gita al museo Egizio.

Nell’immane sfortuna, la fortuna che il mezzo non fosse occupato da altri passeggeri al momento della caduta nelle acque del fiume. Una scena straziante, ripresa da diversi video amatoriali, in cui si sente la gente gridare, sbalordita, incredula, dinnanzi a quello che si stava materializzando sotto i suoi occhi.

Come su un set d’azione ma tremendamente, purtroppo, reale, il bus si è inabissato e per Nicola, imprenditore molisano molto stimato, oltre che abile conducente, il destino, ormai, aveva fatto il suo corso, strappandolo per sempre all’affetto dei suoi cari, in un pomeriggio soleggiato di inizio primavera, mentre stava svolgendo dignitosamente il suo lavoro.

I primi dati sull’autopsia dell’autista del bus precipitato nel Po sono arrivati. Vediamo insieme cosa è emerso dall’esame autoptico sulla salma di Di Carlo, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che il medico legale è pervenuto alla causa della dipartita di Nicola.