Bruciore vaginale: le cause più comuni, cure e rimedi naturali

Il bruciore vaginale è un problema intimo molto frequente per tantissime donne, può colpire a qualsiasi età. Le cause possono essere moltissime ma esistono anche tanti rimedi naturali che aiutano ad alleviare il fastidio, il dolore e il prurito

Bruciore vaginale: le cause più comuni, cure e rimedi naturali

Il bruciore vaginale è un problema intimo molto frequente per tantissime donne che, così come con la candida, può creare molto imbarazzo quando si è in pubblico. Questo può essere interno ed esterno e spesso è associato a prurito, arrossamento, eruzioni cutanee, perdite vaginali, odore vaginale sgradevole, sanguinamento.

Poiché la vagina collega l’utero alla parte esterna del corpo è soggetta a fastidi, bruciori e infezioni. Il bruciore alla vagina può colpire a qualsiasi età ma si manifesta solitamente con la pubertà e soprattutto tra i trenta e i cinquanta anni.

Le cause del bruciore intimo possono essere tantissime e non si devono mai sottovalutare; solitamente è conseguenza di un’irritazione, di un’infezione alla vagina (gardnerella, tricomonas, candida, germi) o di una patologia (vulvodinia) che interessa vulva e tratta urinario.

Anche se poco dichiarato il bruciore vaginale è frequente nelle donne

Il bruciore vaginale è un fastidio molto frequente tra le donne

Le cause del bruciore intimo

Le cause del bruciore vaginale possono essere moltissime, diverse tra loro e, soprattutto, più o meno gravi.

Le cause più frequenti sono le infezioni genitali, come la clamidia, la vaginite e la vaginosi batterica, le infezioni virali, come il papilloma virus, herpes genitale, le infezioni micotiche (candidosi) e i cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale o alla menopausa. Inoltre, il bruciore può essere dovuto a cistite, parassitosi (scabbia, pediculosi del pube), abrasioni e sfregamenti.

Anche gli agenti chimici contenuti in alcuni prodotti possono determinare l’irritazione; tra questi gli spermicidi, i deodoranti, i prodotti e i saponi per l’igiene personale e intima, i detersivi per lavare la biancheria, i profilattici aromatizzati e persino la biancheria intima colorata.

Tra le cause del bruciore alla vagina ci sono gli squilibri della flora batterica intestinale come conseguenza di terapie antibiotiche o tumorali, l’utilizzo della pillola, la gravidanza e la menopausa.

Altre cause vanno ricercate nelle depilazioni intime eccessive, che possono causare irritazioni ed infezioni, nella scarsa o errata igiene della zona genitale, nell’uso di perizomi, tamponi e assorbenti non di cotone, nell’indossare frequentemente pantaloni molto stretti e nello stress eccessivo.

Nei casi più seri questo bruciore può indicare una malattia a trasmissione sessuale, come conseguenza di rapporti non protetti, tra cui l’herpes genitale, la gonorrea, la tricomoniasi e la clamidia.

I tamponi intimi possono causare il bruciore alla vagina

Il fastidio può essere causato anche dall’uso eccessivo di tamponi intimi

Diagnosi e cure per il bruciore vaginale

A meno che il sintomo non sia sporadico o duri solo pochi giorni, per capire quale sia la causa è necessario rivolgersi al ginecologo che effettuerà una visita ginecologica accurata e, attraverso dei tamponi verificherà l’eventuale presenza di batteri o funghi.

Nel caso il bruciore vaginale fosse dovuto a un’infezione batterica verrà prescritta una terapia antibiotica, per via orale o topica, per qualche giorno; se micotica, si ricorrerò a farmaci antimicotici; se legata a allergie o irritazioni bisognerà sospendere l’uso della sostanza che ha causato la reazione. Se i sintomi sono moderati o intensi verrà suggerita una cura farmacologica a base di prodotti antisettici e antinfiammatori.

Rimedi naturali

In caso di bruciore vaginale, possiamo alleviare il fastidio anche utilizzando piante ed erbe.

Tra i rimedi naturali più efficaci troviamo i lavaggi intimi a base di acqua e il bicarbonato che si può associare all’olio essenziale di melaleuca (tea tree oil), noto per il suo potere antibatterico e disinfettante ed ancora lavaggi a base di farina d’avena o di amido di riso con acqua.

Anche la camomilla o la calendula sono efficaci. Nel primo caso si potrà preparare un infuso per poi eseguire dei lavaggi; nel secondo si potranno utilizzare alcune gocce di tintura madre di calendula con l’acqua o acquistare creme intime che la contengono.

Parlando di olii, bisogna ricordare l’olio di borragine da spalmare sulla vagina o, se in perla, da inserire nella parte iniziale della vagina e lasciare agire.

L’aceto di mele è noto per le proprietà antibatteriche e disinfettanti che può essere efficace in questi casi se aggiunto all’acqua con la quale si eseguiranno i lavaggi intimi.

Il gel di aloe vera, oltre ad eliminare l’infiammazione, dona freschezza e sollievo dal prurito e dal fastidio intimo.

Quando la causa è legata all’abbassamento della flora intestinale, si possono assumere dei fermenti lattici per ripristinare la formazione dei batteri buoni.

Prevenzione

Bisogna ridurre lo stress e dedicarsi ad un hobby o allo sport (yoga), mangiare correttamente, evitare eccessive lavande vaginali, detergenti intimi troppo aggressivi, il continuo ricorso a salviette intime deodoranti, proteggi-slip, assorbenti interni e saponi a pH acido, biancheria non traspirante; bisogna eseguire una corretta detersione della zona intima ed usare sempre il preservativo durante i rapporti sessuali.

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