Braccialetto elettronico per i positivi: l’annuncio improvviso ha gelato l’Italia intera

La notizia ha dell'incredibile, il noto virologo ha gelato gli italiani con un annuncio choc. Tra le nuove misure sanitarie è al vaglio un'ipotesi assurda: ecco di cosa si tratta.

Braccialetto elettronico per i positivi: l’annuncio improvviso ha gelato l’Italia intera

Nelle ultime ore si è aperta una crisi di Governo clamorosa, dove il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni, poi successivamente respinte da Mattarella. In questo scenario di forte incertezza politica tengono nuovamente banco le polemiche sul covid, la nuova impennata dei contagi non è passata affatto sotto silenzio tra le autorità sanitarie.

Si paventa la possibilità di nuove restrizioni, che per certi versi stanno assumendo contorni sempre più surreali, specialmente se si guarda all’estero. Ne ha parlato il noto infettivologo Matteo Bassetti, il quale ha usato parole molto forti per fare il punto della situazione sulle nuove strette: ecco l’ipotesi assurda. 

L’annuncio improvviso

In un’intervista ai microfoni di AdnKronos, il noto infettivologo del ‘San Marino‘ di Genova ha detto la sua sulle nuove restrinozioni che sono state introdotte in Asia per far fronte a questa nuova ed insolita ondata estiva. Da Hong Kong provengono notizie sempre più raccapriccianti nel merito, pare che per il tracciamento dei positivi stiano utilizzando un braccialetto elettronico.

Davvero uno scenario da romanzo distopico, da far rabbrividire persino ‘1984’ di Gerge Orwell. Sul punto Matteo Bassetti è stato piuttosto duro, criticando aspramente questo approccio: “Trovo questo atteggiamento nei confronti del Covid profondamente sbagliato, ad Hong Kong siamo alla follia pura, alla ‘galera’ con braccialetto perché sei positivo ad un tampone. Vogliamo creare un sistema di contrapposizione tra cittadino e lo Stato? No, il cittadino si deve sentire parte del sistema e collaborare, e questo vale per le vaccinazioni o le quarantene“.

In realtà, anche in Italia non si andò lontanissimi rispetto ad un’ipotesi del genere, se ci si ricorda della famosa app di tracciamento ‘immuni’. Naturalmente la similitudine si apprezza soprattutto nella logica della misura, ma da noi quest’app non è stata mai obbligatoria ed era comunque anonima. Per l’infettivologo la strada da percorrere è sicuramente un’altra: “E’ giusto rimanere a casa se si è positivi sintomatici, ma non con uno dietro la porta con il mitra. Ma lasciamo stare le vessazioni e i braccialetti elettronici. Magari in Cina va bene, ma in Italia è improponibile”.

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