Muggia, in provincia di Trieste, è divenuta il teatro di un tremendo fatto di cronaca, in cui a perdere la vita è stato il piccolo Giovanni di soli 9 anni, sgozzato dalla madre nell’appartamento in cui abitavano, lungo le vie del centro.
Proprio all’interno di questo piccolo luogo domestico, teatro di incontri programmati, la donna ha affondato un fendente nella gola del figlio che da lì a poco sarebbe deceduto. Nel frattempo Paolo, ex marito della 55enne, provava ,invano ,a mettersi in contatto con lei sino a quando ha fatto l’agghiacciante scoperta del figlioletto, allertando i soccorsi.
Il destino ha voluto che Giovanni venisse barbaramente strappato alla dimensione terrena, all’amore incommensurabile del padre, dei suoi compagni di scuola, del parroco e di tutti i suoi concittadini che, dal 12 novembre, sono alle prese con un lutto che, forse, si sarebbe potuto evitare.

Gli inquirenti sono alle prese con la ricostruzione delle dinamiche familiari, di tutto ciò che può aver innescato la furia implacabile della donna, scavando nel suo passato e, in proposito, non possono certo passare inosservate le parole di chi la conosceva bene, come il suo ex compagno.
Paolo Trame, padre del piccolo Giovanni, il bimbo sgozzato dalla sua ex moglie, ha fornito un racconto a dir poco agghiacciante. Ripercorriamolo insieme nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che ha scosso nel profondo milioni di italiani, in queste ore così concitate.