Storie dell’orrore, che sembrano uscite da un film di fantascienza ma che, purtroppo, sottendono una realtà a dir poco sconcertante che si fa fatica anche solo a descrivere.
Ancora una volta le vittime sono i bambini, quelli che tanto avremmo voluto proteggere, tutelare, amare incondizionatamente, strappandoli all’incubo che li ha visti coinvolti.
Il fiato si ferma, le parole non escono, se non tanta rabbia per chi si è macchiato di simili reati. Ci si chiede con che coraggio si possa far del male ad un piccolo indifeso, approfittando della sua condizione di fragilità.
Ci si chiede perché il mondo sia così tanto pieno di crudeltà gratuita e la cronaca, nazionale ed estera, ogni giorno ci mette in luce quel che non ci interessa, quello che bypassiamo.
Vorremmo, logicamente, sempre sentire belle notizie ma questo non è possibile, purtroppo, dato che, per dovere d’informazione, non possiamo ignorare quanto, di forte, accade, proprio come nel caso di cui vi parlerò.