Il decesso della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi sbranata nella sua abitazione di Acerra, la notte tra il 15 e il 16 febbraio 2025, ha scosso il mondo dell’informazione nazionale e da questo maledetto fatto di cronaca, sono passati già due mesi. Purtroppo il tempo non lo si può fermare, né possiamo restituire la vita a Giulia, giunta alla clinica Villa dei Fiori di Acerra in arresto cardiocircolatorio e con evidenti segni alla testa e al volto, compatibili con il morso di un cane.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, dal momento che la vicenda è costellata, ad oggi, di mille dubbi che dovranno essere fugati da chi si sta occupando del caso. Peraltro, sin da quando la notizia è stata battuta a mezzo stampa, è finita al centro dell’attenzione mediatica, scatenando anche una marea di fake news, prodotte anche con l’ausilio dell’ormai gettonatissima intelligenza artificiale.
Allo stato attuale, la procura non ha ancora chiuso il fascicolo, mentre l’Asl Napoli 2 sta completando le analisi genetiche sui residui fecali dei due cani coinvolti, un pitbull e un meticcio, tutti e due sequestrati.
Ricordiamo che il padre della piccola, Vincenzo Loffredo, è attualmente indagato a piede libero per delitto colposo e per omessa vigilanza e custodia dei cani e che era l’unico presente in casa quando Giulia è stata morsa.
Poco fa, nel caso della bimba sbranata ad Acerra, è arrivato il colpo di scena, in quanto è emersa la verità sul cane. Vediamo insieme cosa è venuto fuori di preciso, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che ci sono sviluppi molto importanti, a distanza di due mesi .