“Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”. Sono queste le parole disperate di un padre che ha dimenticato in auto la sua figlioletta, la piccola Stella, recandosi a lavoro, certo di averla accompagnata all’asilo nido, come era solito fare. Purtroppo il 7 maggio Stella non è mai arrivata a scuola.
E’ rimasta chiusa in auto per sette lunghe ore e le temperature elevate di questi giorni, ne hanno determinato il trapasso, avvenuto nel parcheggio, peraltro situato a poche centinaia di metri dal luogo di lavoro del papà, carabiniere di 45 anni che presta servizio alla divisione generale per il personale militare del ministero della Difesa, è indagato per abbandono di minori come atto dovuto.
A Cecchignola, a Roma, in via dei Fucilieri, la vita della piccola Stella si è conclusa in questo terribile modo. Il suo è un caso di “Sindrome del bambino dimenticato” che ha causato, dal 1998 a oggi in Italia, la morte di 11 bambini. Il primo caso, lo ricordiamo tutti, è avvenuto a Catania, dove il padre del bimbo nel 2000 fu condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo.
Parliamo, dunque, di una vera e propria emergenza che, peraltro, potrebbe capitare a chiunque, dati i ritmi frenetici che la quotidianità impone. Dopo la disperazione del papà, ancora sotto choc per quanto è accaduto, in queste ore, a mezzo stampa, sono state diramate le parole della madre di Stella.
La mamma della bimba spirata dopo essere stata dimenticata in auto ha pronunciato delle parole che sono un colpo al cuore per tutti. Vediamo quali nella seconda pagina del nostro articolo.