Bimba di 6 mesi morta all’asilo, aveva il cranio fracassato (2 / 2)

Quella che sto per raccontarvi è una storia davvero forte, riguardante una bimba di soli 6 mesi, figlia di una donna di origini salentine, che è diventata un angelo troppo in fretta a seguito del ricovero per una frattura cranica. Un’intera comunità, quella di Carmiano, paesino in cui la madre della piccolina risiedeva, situato in provincia di Lecce, è sotto choc ed è d’obbligo fare chiarezza sull’accaduto affinché venga fatta giustizia e verità su questo caso che, inevitabilmente, ha fatto il giro del web.

La stampa belga è stata la prima a parlare della tragedia, dato che, proprio in Belgio, la madre della bambina morta, si era trasferita, dalla Puglia, per lavorare. Come riportato da Fanpage.it,  lunedì mattina, intorno alle 10: 30, in un asilo nido a Kesse-Lo, sulla base della testimonianza della babysitter della bimba deceduta, la neonata sarebbe caduta dalle sue braccia su un lettino. La bambina ha perso i sensi ed è stata tempestivamente trasportata presso il nosocomio.

I medici che l’hanno presa in cura sono arrivati a farle una diagnosi a dir poco agghiacciante: frattura cranica e emorragia cerebrale. Purtroppo la bimba, per via delle lesioni così severe, ha esalato l’ultimo respiro dopo un breve periodo di coma farmacologico. Sin da quando gli inquirenti hanno ascoltato la testimonianza della babysitter, hanno riscontrato troppe inconguenze.

Le lesioni rinvenute sul corpicino della vittima non avrebbero a che fare con una caduta accidentale ma con delle percosse, quindi il quadro sarebbe molto più macabro di quanto ipotizzato inizialmente. Logico che occorre far chiarezza ed è proprio per capire cosa è realmente accaduto alla bimba, che la procura di Leuven ha provveduto ad iscrivere la giovane donna che si stava prendendo cura della vittima, nel registro degli indagati.

Fondamentalmente è escludere oppure concludere che la babysitter abbia deliberatamente e ripetutamente colpito la bambina. Per il momento, in attesa dell’accertamento dei fatti, la ragazza è stata sospesa dal suo lavoro presso l’asilo nido di Kesse-Lo. Su di lei pendono accuse gravissime: percosse e violenza intenzionale, Attualmente le è stata concessa la libertà condizionale. Intanto le indagini proseguono per cui saremo pronti ad aggiornarvi non appena avremo notizie certe e attendibili su questo caso che ha sconvolto Belgio e Italia.