Senza ombra di dubbio, la vicenda della bidella Giuseppina Giugliano, passata agli onori della cronaca come la povera pendolare tra Napoli e Milano, è stata tra le più cliccate della settimana.
In un baleno, il suo volto, rigorosamente su un posto del Frecciarossa, ha fatto il giro del web ed il passato dalle testate locali a quelle nazionali è stato inevitabile. Sono stati in tanti coloro che hanno trattato la notizia.
Spesso si commette un errore: quello di non controllare la veridicità delle informazioni, mettendole in pasto agli utenti che, ovviamente, dinnanzi a quanto scritto, traggono le loro conclusioni (giustamente).
Per fortuna ci sono delle testate, gestite egregiamente, che operano sulla base di un codice deontologico, quello giornalistico, il quale deve ricercare la verità, ancora prima di pubblicare, a mezzo cartaceo o telematicamente, una notizia di questo calibro.
A far chiarezza sulla storia della bidella pendolare ci ha pensato un articolo riportato su Dagospia e quello che è emerso è davvero sconvolgente, ve lo assicuro.