Beatrice era una bambina come tante altre, gioiosa e piena di vita. Viveva a Veggiano con i suoi genitori, papà Giovanni mamma Francesca, entrambi 43enni ed ancora oggi comprensibilmente scioccati da questo lutto che segnerà per sempre le loro vite. Prima di quella maledetta notte di Capodanno, Beatrice era stata una bambina perfettamente in salute, molto vivace e dedica anche allo sport.
Poi all’improvviso, subito dopo Capodanno, ha iniziato ad avvertire i primi sintomi che sembravano essere quelli di una banale influenza. “Il giorno dopo la mia bambina è andata con la sua amichetta al cinema a vedere un film, un cartone animato che lei amava. Al rientro a casa mi ha detto che era stanca. Poco dopo ha accusato un po’ di febbre. Abbiamo pensato si trattasse solo di stanchezza e un po’ di alterazione. Con il passare delle ore la febbre andava e veniva, ma si è stabilizzata sui 39 gradi. Dal pronto soccorso pediatrico ci hanno detto che era meglio che la portassimo a fare una visita in ospedale”- questo il racconto del papà della piccola, che ha tentato di ripercorrere i suoi ultimi istanti di vita.
Stando a quanto riscontrato dai medici in quelle ore concitate, pare che la bambina fosse stata attaccata da una serie di virus particolarmente virulenti. A far precipitare le cose un’emorragia cerebrale per la quale si è reso necessario un lavoro di trasfusioni. Alla fine non c’è stato purtroppo nulla da fare: il 4 gennaio alle ore 12,15 ne è stato dichiarato il decesso.
E’ stato già effettuato l’esame autoptico sul corpo della bambina di 5 anni per cercare di capire qualcosa di più su questa male fulmineo che l’ha colpita. “Volevamo donare gli organi della nostra creatura – ha spiegato papà Giovanni – ma ci è stato riferito che i virus che l’hanno colpita hanno compromesso tutto il corpo rendendo vano il nostro desiderio di donazione“. L’ultimo saluto a Beatrice è fissato per venerdì alle 10 alla basilica di Santa Giustina a Padova.