Come ci si può capacitare del decesso della propria figlia? Io credo che nessuno mai al mondo possa accettare una cosa simile, a meno che non sia intriso di una crudeltà estrema. Cosa può esserci di più tremendo del decesso di un figlio al quale si è donata la vita? Per una madre e per un padre nulla.
Tutti i genitori rimasti orfani avrebbero voluto che il destino si fosse portato via la loro, di esistenza, pur di salvare quella della loro bambina e questo è l’incubo ad occhi aperti che i protagonisti di questo raggelante caso di cui vi parleremo stanno vivendo da ormai diverse ore. E’ la stampa a renderci contezza di cosa è accaduto.
Ci si sente piccoli, impotenti, disarmati, dinnanzi a quanto è successo che ci invita ad una doverosa riflessione su come, tutto ad un tratto, il corso degli eventi venga stravolto irreversibilmente. Ancora una volta, gli utenti, attraverso i social, si stringono attorno allo strazio di un padre e una madre che, logicamente, non si capacitato della scomparsa della loro creatura.
Vogliono sapere cosa le è accaduto realmente e cosa abbia determinato il suo trapasso, pur consapevoli del fatto che nessuno potrà restituire la vita alla loro bambina, divenuta un angelo pochi mesi dopo essere venuta al mondo.
Dopo le dimissioni dall’ospedale, una bambina di nove mesi è deceduta. La madre non ha retto e ha rotto il silenzio con delle parole a dir poco raggelanti. Vediamo insieme cosa ha dichiarato a mezzo stampa nella seconda pagina del nostro articolo.