Aveva previsto l’alluvione in Emilia, il grido inascoltato (1 / 2)

Aveva previsto l’alluvione in Emilia, il grido inascoltato

Sono giorni di grande angoscia e preoccupazione per l’Emilia Romagna e per l’Italia intera, colpita dalle pesanti alluvioni dei giorni scorsi. Interi paesi sono sommersi da fiumi d’acqua che hanno invaso le strade e le stesse abitazioni, provocando danni irreparabili. Un’altra nefasta calamità a distanza di meno di un anno dall’alluvione delle Marche.

In queste ore l’intero popolo romagnolo, munito di grande coraggio e forza d’animo, è intensamente al lavoro sulle strade delle proprie città per rimuovere il fango ed i detriti. La rabbia e l’esasperazione della gente è alle stelle, ma è un momento particolare in cui occorre fare quadrato e superare questo momento di grande difficoltà.

Intanto il peggio sembra essere passato, ma l’allerta maltempo rimane ancora alta in tutta la pianura padana. In queste ore il governo di Giorgia Meloni è al lavoro per prestare immediatamente soccorso nelle zone alluvionate, fornendo supporto tecnico per liberare le strade dall’acqua e assistenza materiale alle famiglie in difficoltà.

Calamità naturali come le alluvioni stanno diventando eventi sempre più frequenti al giorno d’oggi. Più di qualcuno imputa le colpe di fenomeni al cambiamento climatico e all’impatto dell’uomo sull’ambiente, altri, invece, si concentrano sullo scarso impegno della politica a prevenire eventi di questo tipo facendo maggiore manutenzione.

Eppure c’è chi, addirittura più di 10 anni fa, previde quello che si è verificato negli scorsi giorni. Un’amara profezia che, purtroppo, si è avverata, colpendo duramente decine di migliaia di cittadini inermi. Un grido inascoltato che, con il senno di poi getta ancora più ombre su chi avrebbe potuto sventare tutto questo: scopriamo di cosa si tratta.