Autopsia sul corpo del bambino deceduto soffocato all’asilo (1 / 2)

Autopsia sul corpo del bambino deceduto soffocato all’asilo

Il sole di metà mattino illuminava le aule   dell’asilo nido “Ambarabà Ciccì Coccò” a Soci (Arezzo),  mentre il piccolo Leonardo, di soli 2 anni, giocava in giardino .

Sembrava una giornata come tante altre all’interno  di questa struttura di provincia, con il rumore di sottofondo delle piccole voci e delle risate a scandire la routine rassicurante.Poi, all’improvviso,  la routine è stata interrotta dal suono delle sirene delle ambulanze, sebbene, ormai, per Leonardo, non ci fosse più nulla da fare.

In un batter di ciglia,   il piccolo, rimasto impigliato col giacchino ad un ramo,   è rimasto soffocato e  i soccorritori, sopraggiunti sul posto, nno hanno potuto far altro che arrendersi, poiché il cuore del bimbo ha smesso di pulsare. Oggi gli occhi degli inquirenti sono puntati proprio su quei pochi, cruciali istanti di primo soccorso.

Cosa è successo esattamente tra l’attimo della scoperta e l’arrivo dei professionisti? E soprattutto, sono stati usati tutti gli strumenti per tentare di strappare il bambino al suo tremendo destino?

L’autopsia  sul bambino deceduto soffocato all’asilo nido in provincia di Arezzo  è  fondamentale per chiarire la dinamica e la causa della dipartita. Ricostruiamo insieme cosa è emerso nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che il caso sta suscitando  incredulità e sconcerto in milioni di italiani, stretti ai genitori del piccolo Leonardo, venuto a mancare il 12 novembre.