Automobilisti su tutte le furie: sarà obbligatorio dal 1° novembre 2025 (2 / 2)

Il destino di migliaia di automobilisti è stato deciso, e il malcontento cresce a dismisura, in quanto la data, dalla quale scatterà il nuovo obbligo è imminente. Quella fatidica da segnare sul calendario è infatti il 1° novembre 2025 e, mancando solo una manciata di giorni, gli automobilisti sono neri.

Ma cosa li avrà mai fatto infuriare? La Regione Lazio, mediante un decreto, ha imposto  lo stop definitivo alla circolazione di una categoria specifica di mezzi a combustione. La decisione è stata presa dal Consiglio regionale del Lazio, che ha aggiornato il Piano di risanamento della qualità dell’aria per ridurre le emissioni inquinanti,  rimettendo al  Campidoglio l’onere di optare per eventuali deroghe, ma con l’obbligo individuare alternative per controbilanciare l’inquinamento collegato. L’area interessata dal provvedimento di  stop alla circolazione imposto alle auto diesel euro 5 e benzina euro 2 è quella situata all’interno della Ztl fascia verde della capitale,  il polmone urbano che punta a disincentivare l’uso dei veicoli ritenuti più inquinanti per migliorare la qualità dell’aria.

Il provvedimento impone un blocco senza appello per le auto Diesel Euro 5, escludendole di fatto dal perimetro cittadino più esteso.  Esso stabilisce che dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno, nei giorni infrasettimanali – cioè dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 18:30 – è vietata la circolazione a tutte le vetture che montano motori diesel fino a euro 5 e benzina fino a euro 2. In questo periodo dell’anno, infatti, aumentano le emissioni inquinanti nell’atmosfera, perché si usano le caldaie per il riscaldamento e aumenta il ricorso ai trasporti pubblici.

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Il Campidoglio,  per arginare il problema,  potrebbe consentire l’accensione della caldaie con temperature più basse, potenziare lo sharing. Incentivi dal MASE. Ovviamente il blocco non viene esteso a mezzi di polizia, ambulanze, veicoli per la raccolta rifiuti, trasporto disabili, monitoraggio ambientale.

Lo stop è circoscritto nella fascia verde, senza estensioni verso Ostia, il GRA o Acilia.  Nel testo regionali, sono stanziati anche 25 milioni di euro, provenienti dal MASE per altri interventi destinati a rendere l’aria più pulita. Fondi che potranno essere messi a disposizione degli abitanti della capitale, per sostituire i veicoli commerciali più vecchi, promuovere la mobilità dolce, modernizzare gli impianti di riscaldamento. La Fascia Verde di Roma è molto estesa e copre gran parte del territorio all’interno del Grande Raccordo Anulare. Si apre così un periodo di transizione complesso che, se da un lato mira alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, dall’altro obbliga migliaia di proprietari di auto a rivedere completamente le loro abitudini di viaggio e gli spostamenti legati al lavoro.