Attentato: arriva la svolta. Parla Sigfrido Ranucci: “Ecco chi è stato!” (1 / 2)

Attentato: arriva la svolta. Parla Sigfrido Ranucci: “Ecco chi è stato!”

A Pomezia, nella tranquillità apparente di una villetta di periferia, il giovedì sera si era appena adagiato sulla consueta routine. Il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, era nella sua abitazione, quando il velo della normalità è stato lacerato in un istante.

Non un semplice rumore di strada o un’auto in transito, ma un boato sordo che ha vibrato tra le mura domestiche. È il suono violento e inatteso che ha infranto il riposo della zona.L’aria, prima immobile, si è subito riempita di fumo denso e dell’odore acre di bruciato.

La deflagrazione era avvenuta proprio lì, sotto casa sua, nel vialetto privato .In pochi secondi, la scena è mutata: da placida cornice notturna a uno scenario di assurdità. I veicoli del giornalista e della figlia erano ormai ridotti a lamiere contorte, testimoni silenziose di un atto dal significato inequivocabile.

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Ranuci è ancora molto colpito da quanto accaduto e nessuno forse neanche lui si aspettava che potesse accadere una cosa del genere, un evento che mina profondamente la democrazia ma anche lo stesso giornalismo, un fatto gravissimo che tutti hanno condannato in maniera esemplare in questi giorni.

I vicini, richiamati dal frastuono, si sono affacciati increduli, mentre i primi soccorsi si facevano strada nel caos. Resta, però, un’unica, grande domanda a risuonare nella notte di Roma: chi ha voluto inviare un messaggio tanto netto e attraverso quale mano? Nella pagina successia andremo a vedere che cosa è accaduto a Sigfrido Ranucci e anche cho è stato a effettuare questo improvvio e brutto gesto.