Atreju, altro che studente normale: ecco chi è davvero il contestatore di Bernini (2 / 2)

L’uomo bloccato dalle forze di sicurezza, identificato poco dopo, risponde al nome di Lorenzo De Martin. Ha vent’anni. Il suo gesto ha immediatamente fatto il giro della cronaca nazionale, con la narrazione iniziale che lo descriveva come un semplice e anonimo studente fuori sede esasperato dai problemi universitari e dal costo della vita.

Ma la realtà, emersa dalle successive verifiche, ha rivelato un profilo molto più complesso. De Martin non era un frequentatore casuale: il 20enne è un attivista di estrema sinistra, con legami ben definiti nell’ambiente politico radicale.I suoi trascorsi e le sue affiliazioni social lo collegano al noto centro sociale TPO di Bologna e al collettivo “Laboratorio Smaschieramenti”, gruppi noti per le loro posizioni e per l’organizzazione di azioni dirette.

Nonostante l’aggressione verbale avesse interrotto l’evento, la ministra Bernini ha gestito il momento con freddezza. Anziché ignorarlo o rispondere con durezza, ha invitato il giovane in manifestazione a salire sul palco per esporre le sue ragioni e dialogare di fronte a tutti.L’offerta, tuttavia, è stata rifiutata dal contestatore.Successivamente, in seguito alla tensione scatenata e all’azione violenta, è stata sporta una denuncia da parte dell’organizzazione.

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L’episodio ha così spostato il focus, trasformando la discussione dal caro affitti a una più ampia riflessione sulla natura e i confini dell’attivismo radicale negli ambienti studenteschi. Siete sempre dei poveri comunisti”, ha dichiarato quando i contestatori hanno cercato di impedirle di parlare all’inizio del suo intervento.

“Questa degli studenti è la strategia del caos: parlano ma non ascoltano. Comincio a preoccuparmi quando qualche partito politico fa loro eco”, ha aggiunto dopo essere tornata sul palco, in seguito al confronto con i giovani.