
Le verifiche cliniche effettuate presso l’ospedale dei bambini di Palermo hanno purtroppo dato riscontro ai timori più bui: i medici hanno confermato la presenza di colpi compatibili con una forza subita.Davanti a questa conferma, la Procura per i minorenni del capoluogo siciliano ha aperto un fascicolo d’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio denunciato.
Secondo quanto emerso dalle prime testimonianze, il responsabile o i responsabili del gesto sarebbero coetanei della giovanissima vi**ttima, un dettaglio che rende l’intera vicenda ancora più complessa per la comunità locale. Tutto sarebbe avvenuto in uno spazio esterno alla scuola, approfittando di un momento di vulnerabilità dell’undicenne.
Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se si sia trattato di un episodio isolato o se dietro questo fatto si celino dinamiche di prevaricazione più profonde.

Le autorità e i servizi sociali sono stati attivati per fornire il supporto necessario al bambino e alla sua famiglia, mentre il paese resta in attesa che la giustizia faccia il suo corso su un caso che ha scosso le fondamenta della convivenza civile nelle Madonie.
La Procura per i minorenni di Palermo indaga per ricostruire l’accaduto e ascolterà la v***ttima alla presenza di uno psicologo. La polizia giudiziaria ha subito iniziato ad acquisire una serie di riscontri alla denuncia dei genitori. Si lavora anche per identificare i componenti del branco: alcuni sarebbero qualche anno più grandi del ragazzo che ha subito il tutto.