Assegno di invalidità, cambia tutto: ecco cosa fare entro il 30 novembre 2025 (2 / 2)

Per i pensionati italiani, novembre 2025 porta con sé alcune novità importanti. Il pagamento della pensione non seguirà la consueta data del primo giorno del mese, ma subirà un leggero slittamento. Questo mese, infatti, la rata assume un ruolo particolare: con l’accredito, l’INPS completerà il ciclo dei conguagli fiscali relativi all’anno 2024, chiudendo così un iter amministrativo rilevante per molti titolari di assegni di invalidità e altri trattamenti.

Il pagamento delle pensioni avverrà lunedì 3 novembre. La variazione è dovuta al fatto che il 1° novembre, festa di Ognissanti, cade di sabato, giorno in cui banche e uffici postali rimangono chiusi. Il primo giorno lavorativo utile per l’accredito è quindi il lunedì successivo.

In alcune situazioni, chi possiede un conto BancoPosta potrebbe visualizzare l’accredito già sabato 1° novembre, ma si tratta di eccezioni limitate. Per i pensionati che ritirano l’assegno in contanti presso Poste Italiane, sarà applicato come sempre un calendario scaglionato in base alla lettera iniziale del cognome, con eventuali piccole variazioni tra gli uffici.

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La mensilità di novembre concluderà anche il recupero dei conguagli fiscali 2024. L’INPS effettuerà le ultime trattenute relative a IRPEF e addizionali non ancora recuperate. In questa mensilità si chiuderà anche il recupero di eventuali bonus una tantum da 200 e 150 euro erogati nel biennio 2022-2023 e risultati indebiti. Le trattenute, solitamente pari a circa 50 euro al mese, termineranno con questo pagamento.

L’importo della pensione varia a seconda del tipo di assegno — vecchiaia, invalidità, reversibilità — dei contributi versati e del reddito complessivo. Dal 1° novembre entrerà in vigore una rivalutazione dello 0,8%, che garantirà un leggero incremento agli assegni, soprattutto ai trattamenti più bassi. Si ricorda che il ritiro in contanti è consentito fino a un massimo di 1.000 euro; per somme superiori, sarà necessario indicare un conto corrente bancario o postale per ricevere l’accredito.