Aveva solo 12 anni, Carlotta La Croce, originaria di Amaroni, in provincia di Catanzaro, ma la sua vita è terminata, sabato sera, dopo aver aspettato l’ambulanza che si sarebbe dovuta occupare del suo trasferimento dall’ospedale di Soverato a quello di Catanzaro.
La procura vuole vederci chiaro e, proprio per questo motivo, ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità, dopo che i genitori hanno presentato una querela. Dalla ricostruzione effettuata, Carlotta, verso le dieci di sera, si trovava vicino ad alcune giostre del paese, dopo essere rientrata, proprio sabato, da una vacanza in Svizzera con la famiglia.
Tutto ad un tratto, ha lamentato un dolore dorsale che si irradiava fino allo stomaco, perdendo sensibilità alle gambe. I genitori l’hanno accompagnata all’ospedale di Soverato, e qui, dopo la somministrazione delle prime cure, i medici hanno disposto che la minore venisse trasferita all’ospedale di Catanzaro. L’ambulanza era disponibile a Maida e, per arrivare a Soverato, sarebbero occorse due ore circa. Nel corso di questo tempo, i genitori hanno avvertito l’infermiera che le gambe della figlia stavano diventando violacee.
Recuperata un po’ di sensibilità agli arti inferiori , il padre della 12enne ha chiesto di poter pagare un’ambulanza privata per velocizzare il soccorso, ricevendo il no dal personale di Soverato, in quanto, a loro dire, bisognava attendere oramai l’arrivo del mezzo da Maida. Un’ambulanza senza pazienti, di ritorno da Catanzaro, si è offerta di trasportare Carlotta nel nosocomio ma c’è stato l’ennesimo no da Soverato.
La bimba è arrivata, dopo un vero e proprio calvario, in ospedale, dove è stata trasferita in Pediatria. Tra i corridoi, ha accusato, tutto ad un tratto, delle difficoltà respiratorie che hanno portato alla perdita di conoscenza e al decesso della ragazzina in pochissimi istanti. Sarà l’autopsia a far luce sull’accaduto, assieme alle indagini avviate dalla procura.