Antonella e Marco erano sul pullman di Mestre, la scoperta da brividi sulla ragazza (1 / 2)

Antonella e Marco erano sul pullman di Mestre, la scoperta da brividi sulla ragazza

Quanto accaduto a Mestre nella serata del 3 ottobre scorso è qualcosa che resterà per sempre impresso nella nostra memoria. Un sinistro gravissimo come non se ne verificano da tempo nel nostro Paese. A colpire è soprattutto la modalità in cui tutto è avvenuto.

Come è risaputo un bus con a bordo 36 persone è precipitato da un cavalcavia su via dell’Elettricità. Il mezzo pesante, elettrico, è andato a finire sulla ghiaia della ferrovia sottostante. Quando ha toccato il suolo il bus ha preso anche fuoco, andando completamente distrutto.

I Vigili del Fuoco hanno provveduto a spegnere le fiamme, mentre si è lavorato per tutta la notte tra 3 e 4 ottobre per rimuovere il mezzo ormai ridotto ad un ammasso di lamiere. All’esterno, nei momenti immediatamente successivi all’impatto, si notavano già i primi corpi senza vita.

L’ultimo corpo ad essere estratto è stato quello di Alberto Rizzotto, 40 anni, l’autista del bus. Anche lui purtroppo non ce l’ha fatta. Rizzotto era un brav’uomo, ben voluto da tutti, un autista attento e scrupoloso che aveva cominciato il suo turno da circa 90 minuti.

Attentato: arriva la svolta. Parla Sigfrido Ranucci: “Ecco chi è stato!” Attentato: arriva la svolta. Parla Sigfrido Ranucci: “Ecco chi è stato!”

Poi, forse un malore improvviso, ha fatto si che il bus urtasse contro il guard rail cadendo poi nel vuoto. Spaventose le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

E in queste ore stanno emergendo le storie di chi si trovava a bordo di quel bus, che riportava i turisti in un campeggio vicino dopo una giornata trascorsa in relax e allegria. Quell’allegria che si è spenta poi a pochi minuti dalla partenza sul viadotto di via dell’Elettricità. Nella prossima pagina andremo a scoprire la storia di Antonela e Marko.