Sono ore di grande cordoglio in Italia per la scomparsa di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica per ben due mandati. In questi giorni il quadro clinico dell’ex presidente, già piuttosto precario, è peggiorato in modo critico, al punto che i medici avevano deciso di scollegare le macchine che lo aiutavano nella respirazione.
In Parlamento dal 1953, era uno degli ultimi dirigenti della vecchia guardia ancora in vita del Partito comunista, insieme ad Achille Occhetto e Aldo Tortorella. Un coro unanime di cordoglio si è levato in queste ore trasversalmente da tutte le forze politiche italiane, che rinoscono nel compianto Giorgio Napolitano una figura fondamentale per la storia recente del nostro Paese.
Dopo giorni di agonia l’ex presidente 98enne è spirato presso la clinica di Monteverde Vecchio nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 22 settembre, intorno alle 19.45. Il suo quadro clinico, vista anche la veneranda età , era precario da tempo. Si può infatti affermare come gli ultimi anni dell’ex presidente siano stati segnati dalla patologia: il 24 aprile del 2018, un malore improvviso lo costrinse a subire un delicato intervento all’aorta, dal quale ne uscì incolume.
Circa un anno e mezzo fa era stato operato all’addome all’ospedale Spallanzani di Roma, un intervento che riuscì perfettamente. Tuttavia, l’ex presidente non si è più ripreso totalmente da queste vicissitudini, e nelle ultime settimane un repentino peggioramento delle sue condizioni di salute, lo avevano costretto al ricovero.
Vicini all’ex presidente sino agli ultimi istanti di vita c’è stata tutta la sua famiglia, in particolare i figli Giovanni e Giulio e la moglie Clio. Tra le tante personalità del mondo della politica che hanno voluto rendere omaggio all’ex presidente spicca la premier Giorgia Meloni, oltre a tantissime altre personalità del mondo della politica e non solo.
Nella prossima pagina andremo però a scoprire nel dettaglio da quale patologia era affetto Giorgio Napolitano.