Aneurisma dell’aorta addominale, la malattia che ha colpito Giorgio Napolitano (2 / 2)

Secondo quanto si è appreso in queste ore, Giorgio Napolitano era affetto da un aneurisma aortico addominale. Si tratta di una condizione che si presenta quando c’è la rottura, imminente o avvenuta, dell’aorta addominale. Tale patologia è considerata sempre un’emergenza medica su sui intervenire.

Solitamente chi è affetto da questa patologia ha un quadro clinico che presenta arteriosclerosi generalizzata. Per questo i medici devono studiare per bene le condizioni cliniche del paziente prima di poter intervenire direttamente sul soggetto interessato. Sono molto più delicate le persone anziane e che già presentano problemi di salute.

L’intervento chirurgico è consigliato per tutte le situazioni in cui il diametro dell’aorta supera i 5 cm e può essere eseguito in due modi: tradizionale o endovascolare. Il tradizionale prevede un taglio sull’addome, a cui segue quindi una mobilizzazione delle anse intestinali l’isolamento dell’aorta e la sostituzione del tratto patologico con materiale protesico compatibile con il corpo umano. Generalmente si utilizza del Dacron.

Quello di tipo endovascolare invece si esegue con due piccoli tagli chirurgici all’altezza dei due inguini e qui con l’uso di raggi X viene eseguito l’impianto di una protesi che ha il compito di isolare l’aneurisma. Dopo entrambe le tipologie di intervento il paziente deve seguire uno stile di vita tranquillo e sottoporsi a periodici controlli.

Vengono anche prescritti dei farmaci che il paziente dovrà prendere ad orari e momenti della giornata prestabiliti. Una volta superato il decorso, se non ci sono altre complicazioni, il paziente, a seconda anche dell’età, può tornare a fare una vita normale.

Gli esami di controllo prevedono controlli clinici ecografici e radiologici.