Andrea Prospero, che c’è e cosa fa il cracker (2 / 2)

Andrea Prospero è scomparso  venerdì 24 gennaio, sino al rinvenimento del suo corpo senza vita, cinque giorni dopo.  Chi indaga, ritiene che il decesso del giovane studente di Lanciano per overdose di psicofarmaci e oppioidi, non  sia stata casuale.

La polizia ha trovato, nel luogo del gesto estremo, ossia nel famoso appartamento di via del Prospetto, tracce della solitudine e della disperazione di Andrea.

In queste ultime ore, si sta sempre più ipotizzando che il 19enne potesse avere una doppia vita,    e che non fosse un semplice appassionato di informatica ma un cracker informatico, al punto che in tantissimi si stanno chiedendo che cosa sia e di cosa si occupi.

Parliamo di un  vero e proprio cybercriminale, un esperto informatico che mette a disposizione le sue conoscenze tecniche per danneggiare sistemi altrui,  con un obiettivo ben preciso: quello  estorcere denaro o di creare un danno. Andrea  Prospero, secondo gli investigatori, faceva questo.

Le indagini, condotte dalla Procura di Raffaele Cantone, hanno portato al ritrovamento di  cinque cellulari, 60 SIM telefoniche e tre carte di credito,  acquistati complessivamente online. Forse Andrea cercava di esplorare il mondo virtuale, che poi lo ha travolto. Ma è stato istigato a compiere il gesto estremo?  Nella rete, si spera di trovare le risposte a tutti questi interrogativi che ruotano attorno al decesso di Prospero, uno dei più enigmatici della cronaca nera nazionale, un vero e proprio rompicapo per chi indaga, allo scopo di far luce su ciò che  è realmente accaduto all’interno di quel microscopico appartamento di via del Prospetto, in cui è stata fatta la macabra scoperta del corpo senza vita dello studente  di Lanciano.