"Amore ci vediamo dopo", tragedia improvvisa: papà Michele muore

Una tragica fatalità ha spento per sempre la vita di un papà appena 39enne. Era impegnato in alcuni lavori quando, all'improvviso, il terribile incidente: ecco cosa è successo.

"Amore ci vediamo dopo", tragedia improvvisa: papà Michele muore

L’Italia è sotto choc per una gravissima tragedia verificatosi proprio in queste ore. Un papà 39enne è deceduto a causa di un tragico incidente, una fatalità imponderabile che ha spezzato per sempre la sua vita in appena pochi attimi. Inutile, purtroppo, l’intervento dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Aveva salutato i suoi bambini per l’ultima volta, prima di recarsi a lavoro e sbrigare alcune faccende di una certa importanza. Indagano sull’accaduto i carabinieri, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti ed appurare che non vi siano particolari responsabilità. Ciò che certo, purtroppo, è la disperazione di una famiglia distrutta: ecco la ricostruzione dei fatti.

L’accaduto

Si chiamava Michele Di Gerlando il 39enne di Naro, in provincia di Agrigento, morto in seguito al crollo del tetto di un magazzino dove stava eseguendo dei lavori. Sul posto si sono precipitati immediatamente i Vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì, i quali hanno estratto l’uomo dalle lamerie affidandolo poi alle cure dei sanitari.

L’ambulanza del 118 ha tentato di trasferire d’urgenza il 39enne presso l’ospedale ‘Barne Lombardo‘, ma pare sia deceduto lungo la strada a causa del terribile trauma cranico riportato. Michele Di Gerlando stava facendo dei lavori in un magazzino sotto il suo laboratorio di vetraio quando, per cause ancora in corso di accertamento dai carabinieri, una trave si è staccata dal solaio e gli è caduta addosso. 

Pare che all’arrivo dei soccorsi il 39enne fosse ancora cosciente, ma da lì a poco non ce l’ha fatta ed ha perso per sempre conoscenza. I medici dell’ospedale avevano già allertato la centrale operativa del 118 per l’invio di un elisoccorso da Caltanissetta. Un tentavivo, purtroppo, del tutto inutile, si è rivelato subito troppo grave l’impatto con la trave ed il conseguente trauma cranico riportato. L’uomo lascia una moglie e due figli piccoli.

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