Amaranto, una pianta dalle proprietà benefiche

Molto versatili in campo gastronomico, i chicchi di amaranto pur non essendo veri cereali sono una fonte inesauribile di sali minerali, vitamine, fibre e non hanno proprio nulla da invidiare alle cugine quali avena, segale e orzo.

Amaranto, una pianta dalle proprietà benefiche

Hanno una storia millenaria alle spalle eppure svolgono egregiamente il loro compito, infatti le piante di amaranto, che crescono ad altitudini impervie ed attualmente presenti in special modo in Messico, possiamo ammirarle in circa una sessantina di specie. Di colore rossastro sono piante molto resistenti alla siccità e alle infestazioni. In India viene apprezzato come “buon grano” ed a ragion veduta, dato l’alto contenuto in proteine, fibre, vitamine e sali minerali. Una curiosità: per gli antichi romani era una specie di portafortuna.

Conoscendola meglio scopriamo che l’amaranto (esistente già nell’epoca delle civiltà precolombiane quali Incas ed Atzechi)) è un buon dispensatore di magnesio (necessario per prevenire l’insorgenza di crampi muscolari e l’irritabilità), di rame, di fosforo, di vitamina C, di ferro, di vitamina B6 (la cui carenza può portare ad episodi di insonnia e nervosismo), manganese, calcio (presente in quantità nettamente superiore a quella presente nel latte vaccino), senza dimenticare la presenza di potassio, che ha una funzione regolatrice sula frequenza cardiaca e riduce la pressione arteriosa del sangue.

Può essere consumato anche dai diabetici ma non da chi soffre di patologie renali. È di aiuto se assunto anche in gravidanza per via della presenza di acido folico. Come se tutto ciò non bastasse….la presenza di lisina stimola la produzione di anticorpi e contrasta la formazione dell’herpes simplex oltre ad essere presente in diversi integratori per capelli. Inoltre è un’alleato nella prevenzione del colesterolo.

Tuttavia per renderlo commestibile i chicchi devono subire una bollitura (in acqua) di almeno 40 minuti. Possiamo trovarli (nei negozi specializzati di vendita di prodotti biologici o anche nei supermercati più forniti) sotto forma di latte (efficace alternativa a chi ha un’intolleranza al lattosio), olio, farina, snack, muesli.

Le foglie dell’amaranto (di colore verde-scuro e con un alto contenuto di vitamina K) possono essere, anch’esse, consumate sia cotte che crude. Certamente ha il vanto di essere molto versatile in cucina: si può spaziare dall’usarlo nelle insalate (con i preziosi germogli) oppure per realizzare budini, porridge, zuppe, dolci da forno e se i suoi chicchi vengono fatti scaldare in padella scoppiettano e si aprono alla stregua dei popcorn.

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