Alpinisti deceduti, la scoperta sulla mamma di Luca (1 / 2)

Alpinisti deceduti, la scoperta sulla mamma di Luca

Le bandiere del Municipio di Santarcangelo o a mezz’asta rappresentano, seppur simbolicamente, la vicinanza collettiva nei confronti dei familiari di  Cristian Gualdi e Luca Perazzini,  i due alpinisti romagnoli deceduti per assideramento, dopo essere scivolati in un canalone, il 22 dicembre. 

 Le montagne,  in questo caso quelle incantevoli del Gran Sasso, hanno restituito l’ennesim a duplice tragedia, strappato queste due giovani vite all’affetto dei loro cari, di colleghi e amici che ne piangono la dipartita, tra la rabbia, lo sconcerto e l’incredulità. 

 Il ritrovamento dei corpi, avvenuto nella mattinata del 27 dicembre, proprio quando le ricerche erano ripartite, ha messo la parola fine  ad ogni più flebile speranza, gettando nello sconcerto l’Italia intera, che sta vivendo ore di profonda amarezza, in raccoglimento e preghiera. 

Senza ombra di dubbio, sono i genitori e i familiari stretti  i più devastati, quelli che, tutto ad un tratto, si sono trovati nel peggiore degli incubi ad occhi aperti che si possano mai provare sulla propria pelle. Non esiste, del resto, lutto peggiore della perdita di un figlio, essendo contro ogni logica, contro natura, poco ma sicuro.

Poco fa, è venuta fuori una scoperta sulla mamma di Luca. Vediamo insieme di cosa si tratta, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che la notizia è l’ennesimo colpo al cuore per milioni di italiani che stanno seguendo il caso dei due alpinisti romagnoli.