Cristian e Luca, non erano improvvisati e sprovveduti, come i classici leoni da tastiera, senza cuore, scrivono ma due ialpinisti esperti, amici e colleghi stimati. Santarcangelo di Romagna (Rimini), in queste ore, è alle prese con l’addio terreno ai due uomini, deceduti sul Gran Sasso.
Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerli, li descrivono come due persone straordinarie e in queste ore, la stampa, ripercorre la loro esistenza, dal lavoro, alla vita familiare. Il 48enne Cristian Gualdi, era il titolare di Top Infissi, un’azienda specializzata nella produzione di porte e finestre con sede nella vicina Savignano sul Rubicone.
Un uomo sempre dinamico, con la testa sulle spalle, a caccia di nuovi stimoli. Anche sul più piccolo dei due, ossia su Luca, 42 anni, sono emersi degli aneddoti che commuovo il popolo.
Luca Perazzini, sei anni più piccolo del suo amico , lavorava da più di 20 anni alla Nuova Cei, una ditta di impianti elettrici a Santarcangelo. Tutti i suoi colleghi e amici lo descrivono come una persona affidabile, “uno di famiglia”. Nel 2020, aveva aiutato la madre ad aprire un negozio a Cesena.
Luca e Cristian avevano la stessa passione, quella per la montagna ed è stato proprio l’amore per l’alpinismo che se li è portati via. Nonostante la loro competenza, la disgrazia, legata alla bufera abbattutasi, si è portata via per sempre questi due no “grandi sportivi”, protagonisti, sempre insieme, di tante imprese in vetta. Due ragazzi d’oro, Luca e Cristian, che il destino si è portato via in un batter di ciglia. Queste sono ore strazianti per tutti gli italiani, dal momento che il loro decesso ci mette, dinnanzi agli occhi, la realtà, legata all’incognita imprevisto. E gli imprevisti, anche in montagna, sono tanti.