Alluvione Emilia-Romagna, le ultime parole di Giovanni prima di morire (1 / 2)

Alluvione Emilia-Romagna, le ultime parole di Giovanni prima di morire

Continua a salire il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna. La situazione è in continuo aggiornamento ed è davvero critica. Tanti gli sfollati, tanti coloro che si sono trovati a vivere in incubo ad occhi aperti, senza potersi sottrarre alla furia dell’acqua, del fango, dei detriti.

Mai così tanta acqua, con i fiumi che hanno invaso tutto ciò che hanno incontrato sul loro cammino. Enormi i danni, tra la necessità di ricercare i dispersi in quella che è, a tutti gli effetti, una corsa contro il tempo. Sappiamo perfettamente che, con lo scorrere delle ore, la speranza ritrovare qualcuno in vita diminuisce sempre più. Uno scenario surreale, quello che possiamo vedere noi stessi dalle immagini diramate a mezzo stampa.

Decine di soccorritori al lavoro, con tutte le difficoltà del caso. Commuovono le urla di una madre che è riuscita a chiedere aiuto e a far mettere in salvo il figlioletto che aveva in braccio, per poi essere aiutata anche lei.

Le previsioni meteo non promettono nulla di buono, dal momento che anche domani, sabato 20 maggio, continuerà a piovere ed è stata emanata una nuova allerta rossa. Lo stato d’emergenza interessa tutta la provincia Ravennate.

C’è una storia che mi ha colpito profondamente, quella del povero Giovanni, che è spirato pronunciando le sue ultime parole in una circostanza davvero straziante nel pieno dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Vediamo cosa ha detto prima di morire , nella seconda pagina del nostro articolo in cui racconteremo, in dettaglio, cosa gli è accaduto.