Alluvione Emilia-Romagna, le ultime parole di Giovanni prima di morire (2 / 2)

Giovanni Pavani aveva 75 anni ed era pensionato, dopo aver lavorato per anni come mobiliere di Castel Borghese. L’uomo non voleva lasciare la sua abitazione, mentre l’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna imperversava. Per sentirsi in compagnia, era al telefono con la vicina, Marina Giacometti. La donna ha cercato, in tutti i modi, di convincerlo a lasciare la sua abitazione situata al piano terra di via Marzari. L’acqua ci ha messo pochi attimi a raggiungerla con impeto.

Marina, che nel frattempo era riuscita a rifugiarsi dalla figlia al primo piano, ha provato a far scappare Giovanni, in modo che potesse mettersi in salvo. Il 75enne, nonostante le sollecitazioni, per telefono ha continuato a ribadire la sua posizione con fermezza, dicendo: “A questa casa ci sono affezionato, Marina, ho messo i sacchi di sabbia alle finestre, vedrai che basteranno. Non mi muovo di qui”.

Una telefonata di 47 minuti, quelli in cui Giovanni avrebbe potuto salvarsi. Poi la linea è caduta in quanto le acque del fiume Senio, esondato, hanno raggiunto l’abitazione del Pavani. Sono stati gli ultimi istanti di vita, in cui Giovanni ha ripetuto alla vicina: “Ho freddo, tanto freddo”. Nella telecronaca dell’accaduto, l’uomo ha aggiunto: “L’acqua è entrata e sta salendo, vedo i mobili che girano per casa”. La Giacometti gli ha consigliato: “Mettiti in piedi sul tavolo, intanto io chiamo i soccorsi, dai che ce la facciamo…”. 

Purtroppo non c’è stato nulla da fare. La linea è caduta e il corpo esanime di Pavani è stato rinvenuto il giorno seguente, sepolto sotto 2 metri di acqua. Probabilmente ha pensato di poter resistere all’acqua alta ma non si aspettava che le strade della cittadina in realtà si trasformassero i fiumi in piena che hanno travolto tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino.

Giusto per avere un’idea dell’accaduto, dei pesci privi di vita sono stati rinvenuti a chilometri dal fiume straripato ed è stato solo grazie alla prontezza del comune, che ha fatto evacuare diverse persone più vicine al fiume prima della piena, se oggi non si contano altre vittime. Intanto siamo già alla 15esima persona ritrovata morta. Parliamo di un 84enne d Faenza.