Sempre più spesso le pubblicità in televisione promuovono la vendita e l’acquisto di prodotti senza lattosio. In alcuni supermercati, inoltre, i prodotti senza questo elemento sono messi in evidenza. Questo riduce, in maniera indubitabile, i casi in cui chi è intollerante al lattosio debba necessariamente rinunciare ad alcuni cibi particolarmente graditi. Inoltre, con questa variante a latte e derivati si può garantire la possibilità di assumere la quantità di calcio e di vitamine necessarie all’organismo.
I sintomi tipici di questa intolleranza sono una conseguenza della mancanza della lattasi. La lattasi è l’enzima che è in grado di scindere questo elemento, in glucosio e galattosio.
Questo elemento, anche se è poco noto, non è contenuto però solo nel latte e nei formaggi. Si trova, infatti, anche in altri alimenti e bevande impensabili. Proviamo dunque a elencare quali sono i cibi che si possono mangiare senza avere problemi e quali sarebbe meglio escludere o eliminare.
Come riconoscere i cibi che contengono lattosio
Nella confezione di ogni alimento in vendita deve necessariamente essere indicata, per Legge, la lista degli ingredienti anche per permettere a chi è intollerante a qualche cibo di rinunciare all’acquisto o optare per altre offerte.
In realtà , a prescindere dalle indicazioni segnate nel packaging dei prodotti, è il nostro stesso corpo a informarci della tollerabilità o meno degli ingredienti.
Quando c’è un’intolleranza, in genere, si manifesta la diarrea, il gonfiore e la tensione addominale, il senso di pesantezza e di sazietà , la flatulenza, il meteorismo, i crampi addominali, la nausea e il vomito. Meno frequenti, ma possibili, sono il mal di testa, l’irritabilità , l’affaticamento, la tachicardia, l’asma, la presenza di dolori muscolari ed articolari e le allergie (rinite).
Alimenti che non contengono lattosio
Tra i cibi che non contengono lattosio troviamo gli yogurt, i formaggi stagionati (parmigiano 36 mesi, brie, stracchino, taleggio, fontina, provolone), carne (pollo, coniglio, tacchino, maiale, cavallo, manzo), pesce, frutta e verdura fresca, tofu.
Per sostituire il latte, possiamo bere, in assenza di allergie o patologie che lo sconsigliano, anche il latte di soia, il latte di riso, il latte di avena, il latte di cocco, il latte di kamut, il latte di mandorla, il latte di farro, il latte di miglio, il latte di quinoa.
Cosa non mangiare
Sono gli stessi sintomi dell’intolleranza a farci riconoscere quali sono gli alimenti da evitare. Quando si soffre di intolleranza al lattosio, bisogna escludere alcuni tipi di formaggio (burro, ricotta, fiocchi di latte magro, mozzarella, crescenza, robiola, emmenthal, formaggini, panna) e il latte, ed evitare di mangiare il pane al latte, i cracker, i grissini, le fette biscottate che contengono il latte o i suoi derivati, il purè di patate, l’uovo, le salse per condimenti, i salumi, i surgelati, la frutta e la verdura in scatola, i cibi in scatola, i cereali, i dadi da cucina, alcuni dolci (biscotti, cioccolato al latte, creme, gelati), gli integratori per lo sport, i liquori, il caffè.
Se si segue una cura farmacologica, bisogna far presente al proprio medico il problema perché il lattosio è presente anche in alcuni farmaci.