E’ passato diverso tempo dal luglio 2022 ma nessuno dimentica quanto accaduto in un bilocale di Ponte Lambro a Milano. Proprio all’interno di queste piccole mura domestiche si è consumato un figlicidio che ha sconvolto L’Italia intera e che è indubbiamente uno dei più efferati della cronaca nazionale degli ultimi anni.
Era una calda giornata di luglio quando le agenzie stampa hanno battuto la notizia del decesso della piccola Diana Pifferi, una bimba di soli 18 mesi che è stata lasciata sola dalla madre, Alessia Pifferi, per sei giorni, senza cibo e senza acqua. Così la neonata, lentamente, si è spenta all’interno del suo lettino dove è stata rinvenuta priva di vita, dopo aver provato a resistere, mangiando la spugna del materassino. Cosa può esserci di più tremendo?
Alessia, 38 anni, è finita in cella, dovendo rispondere delle peggiori accuse che mai si possano proferire e, nel corso di tutto questo tempo, c’è stato chi ha preso strettamente le sue difese, proteggendola, e chi, al contrario ,vorrebbe vederla in un penitenziario per sempre.
Dal 2022 ad oggi, il processo di primo grado nei confronti della Pifferi è ormai in dirittura d’arrivo e probabilmente tra pochi minuti sapremo il destino giudiziario della mamma che ha tolto la vita alla figlioletta di soli 18 mesi, le cui immagini sono sono apparse sui siti di informazione di tutta l’Italia , andando ben oltre i confini nazionali.
Ormai si è arrivati in aula per la sentenza è c’è chi sostiene che vada assolta. Questi sono minuti davvero concitati in cui sapremo che fine giudiziaria ne sarà della trentottenne che ha tolto la vita alla figlioletta Diana. Vediamo insieme in dettaglio cosa sta accadendo, nella seconda pagina del nostro articolo.