Mentre ieri, come dicevamo, c’è stata la convalida dell’arresto, continua l’ondata di indignazione generata dall’ennesimo femminicidio avvenuto in Italia. Giulia Tramontano, 29 anni, di origini campane, è stata strappata alla dimensione terrena dall’uomo con il quale conviveva e da cui aspettava, da sette mesi, un maschietto che si sarebbe dovuto chiamare Thiago.”L’indagato ha riferito di aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l’altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza, per esempio sul luogo di lavoro“. Questo quanto il gip,
A rompere il silenzio è stata Sabrina Paulis, la mamma di Alessandro Impagnatiello, devastata dall’omicidio della povera Giulia Tramontano, commesso per mano del figlio. Ieri ,, 2 giugno, la donna è intervenuta “La Vita in diretta” e, in lacrime, ha rivolto solo stupende e dolcissime parole per mamma Loredana, la madre di Giulia, rimasta orfana della sua ragazza che stava per renderla nonna.
L’ha definita come una persona fantastica, mentre sono state molto dure le parole riservate a suo figlio: “Alessandro è un mostro, lo so. Io le chiedo perdono, ma non so cosa fare”. La donna, rivolgendosi a mamma Loredana, le ha chiesto perdono per aver fatto un figlio così… una richiesta di perdono che la Paulis ha rivolto a tutta la famiglia della povera Giulia.
Nel corso dell’intervista, la madre del reo-confesso Impagnatiello ha spiegato che Alessandro non era così e che non riesce a spiegarsi cosa sia successo: “Io non ci credo ancora, non ci credo”, precisando ver sempre creduto al figlio, in quanto Alessandro si mostrava molto credibile: quando gli chiedeva se doveva dirle qualcosa, lui le rispondeva che non doveva dirle nulla, aggiungendo che doveva fidarsi di lui. Per questo motivo Sabrina si fidava, “Come faccio a non credere?”.
A “La Vita in diretta”, Sabrina Paulis ha rivelato, la madre di Impagnatiello ha svelato anche il momento nel quale ha iniziato a sospettare che il figlio potesse essere il responsabile dell’omicidio di Giulia, rivelando che è stato quando “la scientifica non lo rilasciava, quando rilevavano le cose nella macchina”. E’ stato a quel punto ce la donna ha iniziato a pensare che potesse esserci qualcosa sotto, comunicando le sue sensazioni all’altro suo figlio. In effetti, la realtà era ben peggiore di qualsiasi incubo, dal momento che sappiamo tutti com’è andata a finire. Un femminicidio, quello di Giulia, che ha distrutto due famiglie, quella della vittima e quella del reo-confesso.