Alessandra Matteuzzi, la scoperta choc dopo la sua morte: vergogna e orrore

Scoperta choc per quanto riguarda la donna uccisa ad agosto scorso dal suo ex fidanzato, vediamo che cosa è stato scoperto. Qualcosa di assurdo, nessuno se lo sarebbe aspettato.

Alessandra Matteuzzi, la scoperta choc dopo la sua morte: vergogna e orrore

Come si sa nel nostro Paese avvengono degli episodi che a volte sconvolgono intere comunità, spesso si tratta di drammi che avvengono all’improvviso come incidenti stradali o omicidi. Un gravissimo incidente ad esempio si è verificato negli scorsi giorni nel Salento, dove un papà di due bambine è deceduto dopo essere caduto dalla sua motocicletta: il mezzo a due ruote è andato a sbattere contro una rotatoria che si trovava sulla via Veglie, a Leverano, nel leccese.

Ma ci sono altri fatti altettanto gravi, basti pensare ai numerosi femminicidi che si verificano di tanto in tanto sul nostro territorio nazionale. La cronaca è piena di questi episodi che fanno scalpore. E ci sono delle novità per quanto riguarda il femminicidio di Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa dal suo ex fidanzato ad agosto scorso. Vediamo che cosa è stato scoperto.

Le novità sul caso

Come si ricorderà Alessandra Matteuzzi venne uccisa dal suo ex fidanato lo scorso 23 agosto a Bologna, in via dell’Arcoveggio. La vittima venne uccisa a colpi di martellate, per l’omicidio si trova in carcere appunto il suo ex, che risponde al nome di Giovanni Padovani, 27enne e anche ex calciatore. 

Il ragazzo era stato denunciato dalla vittima per stalking. In questi giorni i famigliari di Alessandra sono ancora sconvolti per quanto accaduto, e proprio la sorella di quest’ultima ha raccontato alla stampa gli ultimi istanti di vita della Matteuzzi. Il suo ricordo è pieno di dolore, le ultime parole di Alessandra sono terribili. 

“È scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto” – questi sarebbero stati gli ultimissimi, concitati momenti in cui poi la donna ha perso la vita. Alessandra aveva 56 anni. “Io ero al telefono, ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito. Io abito a 30 chilometri. Alla fine l’ha massacrata di botte” – questo il racconto della sorella. Gli hater inoltre hanno pesantemente insultato la vittima del femminicidio, per questo l’avvocato della famiglia Matteuzzi sporgerà denuncia querela contro gli autori degli insulti sui social. “In generale, ci vorrebbe rispetto per chi non c’è più, ma bisogna che le persone comprendano anche che non ci si può comportare sui social come se ci si trovasse in un saloon del Far West e che dovranno rispondere delle loro azioni, cui come sempre corrisponde una reazione adeguata” – così fa sapere l’avvocaro Chiara Rinaldi. 

Continua a leggere su Fidelity Donna