Alcuni prodotti non potrebbero più essere presenti nei supermercati italiani: cosa sta succedendo

Con il rischio default sempre più concreto a causa dell'aggravarsi della situazione internazionale, la Russia ha bloccato l'export verso l'estero di alcuni prodotti che noi utilizziamo tutti i giorni. Si rischia di rimanere senza queste materie, vediamo quali.

Alcuni prodotti non potrebbero più essere presenti nei supermercati italiani: cosa sta succedendo

Come è ormai ben noto la situazione internazionale si fa sempre più complicata. In questo quadro gioca un ruolo fondamentale la Russia, un Paese da cui noi acquistiamo la gran parte delle materie prime e del gas. In queste ultime settimane sia l’Unione Europea che gli stessi Stati Uniti d’America hanno emanato delle sanzioni nei confronti della stessa Russia, a cui hanno appunto fatto seguito quelle di Mosca. Una decisione quest’ultima che si è palesata in queste ore.

Secondo quanto si apprende il Cremlino ha deciso di effettuare uno stop all’export di alcuni prodotti, in modo da salvaguardare l’economia interna. Le sanzioni che hanno colpito la Russia, che riguardano anche il sistema di pagamento Swift, stanno portando il Paese pian piano verso il default, cosa che Mosca vuole assolutamente evitare. Ma vediamo quindi quali sono state le decisioni che il Governo russo ha preso e quali sono i prodotti che rischiamo di non trovare più sugli scaffali italiani. 

Blocco export prodotti

Dobbiamo precisare, questo per dovere di informazione, che il blocco all’export di questi prodotti non sarà illimitato, ma avrà delle scadenze ben precise, che potranno anche essere annullate se la situazione internazionale dovesse ristabilirsi a breve, cosa comunque davvero molto difficile al momento. 

La Russia ha quindi vietato l’export di zucchero bianco e grezzo fino al 31 agosto, mentre sarà vietato anche l’export di grano, segale, orzo e mais fino al 30 giugno. Per rifornirsi di queste materie prime adesso anche il nostro Paese guarderà ad altri mercati, e quindi c’è la possibilità che i prezzi aumentino. 

Tuttavia, per far fronte a questo tipo di emergenza, la Campania ha deciso di aumentare per quest’anno la produzione di grano di circa 2 milioni di quintali, lo stesso per la coltivazione del mais. In queste ultime due settimane il grano è aumentato, anche se adesso è sceso dell’85%. Insomma, una situazione tutta in divenire.

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