La spiaggia di Marina di Grosseto è divenuta teatro di un presunto stupro. Tutto ad un tratto l’urlo di una giovane, ha rotto la tranquillità che si respirava, in un giorno di inizio luglio. La polizia è sopraggiunta sul posto, così la ragazza ha trovato la forza di raccontare alle forze dell’ordine cosa le è accaduto. Tutto è partito da un festino a base di birra e sigarette, a cui ha partecipato una comitiva formata soprattutto da ragazzi, in tutto sei, con 2 ragazze, amiche.
Il clima di baldoria è proseguito tutta la notte, sino a quando una delle due giovani, una ventenne, ha emesso un urlo, intorno alle otto del mattino, che è stato sentito, in primis, da na signora che stava portando a spasso il cane sul lungomare. La donna ha allertato la polizia e i poliziotti, sopraggiunti sul posto, hanno ritrovato dei boxer per terra… primo indizio del presunto stupro.
La ragazza ha raccontato di essere uscita dall’acqua di un bagno collettivo senza un pezzo di costume. Ha provato a fuggire dal luogo della presunta violenza intima, venendo inseguita da uno del gruppo che ha poi desistito, sparendo insieme agli altri. Un’ambulanza della Croce Rossa ha prestato le prime cure alla giovane che non ha voluto farsi accompagnare in ospedale.
Allo stato attuale, si aspetta che la stessa faccia denuncia, in quanto, essendo maggiorenne, questo reato è perseguibile solo a querela della parte offesa. I poliziotti si stanno occupando delle indagini , volte a ricostruire meglio l’accaduto e individuare gli eventuali responsabili.
Il cellulare della giovane, acquisito dalle forze dell’ordine, potrebbe fornire elementi importanti per arrivare a chi avrebbe abusato di lei dopo la notte di baldoria. Non è la prima volta che, simili accadimenti, si verifichino sulle spiagge italiane, indice di un’emergenza che non può essere ignorata.