Dopo la frenesia di una lunga giornata, è un rito che si consuma ogni sera: l’Italia si siede davanti al televisore, nel momento in cui va in onda Affari Tuoi, dove la routine è legge e l’abitudine è un conforto. Su Rai 1, il volto rassicurante e dinamico di Stefano De Martino scandisce il tempo, governando scatole misteriose, promesse di fortuna e decisioni affrettate.
Il suo Affari Tuoi è diventato rapidamente più di un semplice game show, è il ponte indispensabile che connette il telegiornale all’inizio della serata vera, il prime time appunto. Eppure, proprio in quel segmento sacro, la Rai ha piazzato un segnale inequivocabile, un cambio di passo che non ammette repliche.
Una modifica così inattesa, su un programma che macina ascolti da record, è per sua natura un atto di forza. All’improvviso tutto viene messo in discussione. Un cambiamento davvero molto particolare che i telespettatori hanno appreso in queste ore.

Il motivo non è da ricercare in un calo di popolarità o nella necessità di riempire palinsesti. La spiegazione ufficiale è intrisa di una filosofia che l’azienda pubblica vuole imporre al resto del settore.Una mossa strategica che punta a ridefinire le regole implicite dell’intera televisione italiana.
Ma chi ha preso in mano le forbici della programmazione, e in nome di quale principio superiore? Il responsabile ha parlato chiaro, sostenendo che dietro questa ci sia una ragione che nessun telespettatore può ignorare. Di quale si tratta lo vedremo nei prossimi paragrafi.