Per ogni periodo della vita – e per ogni stato di salute – esisterebbe un’acqua ideale da consumare, in quanto non sono tutte uguali e non vanno bene sempre allo stesso modo.
Il primo accorgimento per l’acquisto di un’acqua è che sia oligominerale.
Leggendo l’etichetta, è bene verificare che il contenuto di sali sia vicino a questi valori di riferimento:
- il residuo fisso (detto anche residuo secco o mineralizzazione totale) non deve superare 500 mg/l
- il sodio (Na) non deve essere superiore a 20 mg/l
- i cloruri non devono essere superiori a 25 mg/l
- i solfati non devono essere superiori a 25 mg/l
- i nitrati non più di 25 mg/l e per le donne in gravidanza e per i lattanti questo valore deve essere non superiore a 10 mg/l
Quindi, leggendo questi valori, verrebbe da pensare che l’acqua del rubinetto vada sempre evitata.
Falso, in realtà il concetto di acqua potabile è molto più rassicurante di quanto si creda. Pensate che – per la legge italiana – l’acqua, per potersi definire potabile, deve rispettare più di 60 diversi parametri: più delle acque minerali.
L’attuale decreto oltre a parametri “organolettici”, “concernenti sostanze indesiderabili e tossiche”, ne stabilisce parametri “chimici”, “microbiologici”, “indicatori”, “accessori”, e “radioattività”.
A differenza delle acque minerali, le acque potabili devono avere un residuo fisso inferiore a 1500 mg/l.
L’importante, soprattutto per i bambini, è che l’acqua del rubinetto sia poco mineralizzata (meglio se il residuo fisso non superi i 500 mg/l) e che contenga una quantità particolarmente bassa di nitrati (meglio se inferiore a 25 mg/l).
Ma come fare a sapere quale sia il contenuto di sali dell’acqua del nostro rubinetto? Per accertarsi della composizione dell’acqua potabile, è sufficiente richiedere i dati di analisi al proprio Comune di residenza, all’ufficio acqua potabile o all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente per territorio.
Relativamente ai lattanti (soprattutto nel primo anno di vita), i motivi per cui preferire l’acqua minerale all’acqua del rubinetto sono i seguenti:
- la fonte di approvvigionamento è solitamente sorgiva;
- il confezionamento ne garantisce sterilità e conservazione delle caratteristiche chimico-fisiche;
- la composizione è costante;
- la loro varietà permette di operare una scelta a seconda delle esigenze;
- l’uso di acque minerali moderatamente fluorate consente di realizzare un’efficace fluoroprofilassi grazie al loro costante contenuto di fluoro di facile reperibilità e fruibilità.