L’acidità di stomaco, detta anche acidità gastrica, o pirosi, è conseguenza della risalita dei succhi gastrici a causa del malfunzionamento dell’apparato gastrointestinale. Il fastidio si avverte alla bocca dello stomaco (epigastrio).
I sintomi dell’acidità di stomaco possono essere differenti e più o meno fastidiosi. Tra i più diffusi ci sono il bruciore di stomaco, i crampi, il rigurgito e l’aerofagia, spesso associata a eruttazioni, flatulenza, vomito e rumori addominali determinati dallo spostamento di gas e liquidi intestinali.
Chi soffre di acidità di stomaco avverte inizialmente un bruciore allo stomaco (pirosi), che può variare di intensità e si può estendere anche fino al collo. Inoltre, si può avvertire o essere associato ad altri sintomi, come il mal di gola, la raucedine, l’asma, i rigurgiti di cibo e l’erosione dello smalto dei denti.
Di solito, l’acidità di stomaco è un fenomeno passeggero i cui sintomi sono facilmente identificabili e controllabili; in altri casi, invece, il fenomeno può essere manifestazione di una vera e propria patologia gastrica che quindi necessita di una diagnosi e di cure specifiche.
Soffrire di acidità di stomaco: cause
Le cause dell’acidità di stomaco sono principalmente legate a disturbi o patologie legate allo stomaco, come la dispepsia, il reflusso gastroesofageo, la gastrite, l’ulcera e il tumore allo stomaco, ma può essere determinata anche da disturbi psicosomatici.
Tra le cause più frequenti del fenomeno ci sono lo scorretto stile di vita, le cattive abitudini alimentari, patologie che interessano specialmente il tratto gastro-intestinale ed ancora cause psicosomatiche (stress, affaticamento, emotività). Anche il fumo incide sulla comparsa del fastidio.
Quando il dolore si avverte dopo circa 30 minuti dai pasti potrebbe trattarsi di ulcera gastrica; se, invece, si manifestano durante l’intera giornata la causa potrebbe essere un’ulcera duodenale.
Anche i farmaci antinfiammatori non steroidei, i FANS, specialmente se sono assunti in maniera eccessiva, possono causare l’acidità di stomaco; per evitarne le conseguenze è consigliabile assumerli in maniera moderata, sempre a stomaco pieno prendendo anche un protettore della mucosa gastrica.
Rimedi naturali per combattere l’acidità di stomaco
Oltre agli antiacidi farmacologici, ancora una volta la nonna ci suggerisce i rimedi naturali per combattere l’acidità di stomaco. Il rimedio più conosciuto è il bicarbonato di sodio.
Madre natura, infatti, ci offre tante altre soluzioni, tra piante e fiori, da poter assumere sotto forma di tisane e di olii essenziali; questi aiutano a lenire i disturbi, sono antinfiammatori naturali e facilitano la digestione.
I rimedi più indicati sono la malva, la camomilla, la valeriana, la melissa, i semi di finocchio, l’anice, il timo, l’aloe vera, la menta, il carciofo, i fiori di Bach, il tarassaco, la genziana, l’assenzio, il cumino, il finocchio, il rabarbaro, le mucillagini, la genziana maggiore, il cardo benedetto e il ficus.
Anche il miele è curativo in caso di bruciore e acidità di stomaco.
Acidità di stomaco: cosa mangiare?
Alcuni alimenti tendono a irritare le pareti dello stomaco e quindi a causare anche l’acidità gastrica. Sono da evitare alimenti come il pane fresco poco cotto, il latte e i formaggi fermentati, i cibi piccanti e le spezie, gli insaccati, tutti i tipi di dolci e il cioccolato, carne, pesci grassi, molluschi e crostacei, le fritture, la cipolla, l’aglio, le bibite gassate e zuccherate, il vino e gli alcolici, frutta acida, il caffè, gli agrumi, i legumi (a meno che non siano passati).
Gli alimenti consigliati per prevenire l’acidità di stomaco, invece, sono quelli che necessitano di una lievitazione (pane, pasta, biscotti e fette biscottate), cereali, riso, semolino, minestre a base di verdura e brodo, uova, frutta e verdura, preferibilmente cotta, succhi di frutta, tè e tisane, latte fresco e formaggi non fermentati, yogurt, fermenti lattici, carni bianche e pesce magro e liquirizia.
Per facilitare la digestione è importante evitare di eccedere con il cibo durante i pasti preferendo mangiare poco e spesso (spuntini), mangiare lentamente cercando di rispettare sempre gli stessi orari, consumare cibi leggeri che non appesantiscono, evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti, bere lontano dai pasti, non indossare abiti e cinture troppo stretti, evitare di fumare e cercare di mantenere il peso forma.
Quando le cause sono riconducibili invece a fattori psicosomatici, quindi principalmente da stress, è consigliato condurre una vita meno frenetica e stressante e seguire delle attività rilassanti per il corpo e la mente (yoga, pilates).