Acerra, cosa succede ora al cane e al suo padrone (1 / 2)

Acerra, cosa succede ora al cane e al suo padrone

La storia della bimba di nove mesi sbranata ad Acerra, in provincia di Napoli, sta continuando a tenere banco sul fronte della cronaca nera nazionale e, di ora in ora, spuntano nuovi agghiaccianti particolari, oltre a legittimi interrogativi di natura meramente legale. Come noto, la piccola, stando al racconto dell’uomo, sarebbe stata raggiunta dal cane di famiglia, un pitbull di nome Tyson, mentre lui dormiva.

Non riesce a darsi pace, continuando a dire di non aver sentito niente. Di certo è che è risultato positivo all’hashish mentre gli inquirenti continuano a indagare, su più fronti, per ricostruire le responsabilità del 24enne Vincenzo. Mentre la polizia di Acerra, coordinata dalla Procura di Nola, sta esaminando i video dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi dell’appartamento in cui l’uomo viveva con la figlioletta e la moglie, queste sono ore concitate .

Sono quelle dell’autopsia, dato che il corpicino di Giulia potrebbe parlare, e quelle dell’indignazione, nutrita da parecchi italiani. Sono ore anche di riflessione attorno a ciò che, forse, si sarebbe potuto evitare ma anche quelle in cui ci si chiede quali provvedimenti verranno adottati nei confronti di Vincenzo e di Tyson.

Uomo, cane, dunque, verranno sottoposti, secondo la legge, a una misura, in particolare, dopo il decesso della bimba? Domande tutte perfettamente comprensibili, data la gravità dell’accaduto , ovviamente.

Cosa succede, ora, al cane e al padrone, dopo la scomparsa della bimba di nove mesi, sbranata ad Acerra? E’ la legge a dircelo. Vediamolo insieme nella pagina successiva del nostro articolo, in modo da rispondere alle curiosità dei lettori.