759€ per un piatto di pasta, il ristoratore si difende: "Prezzo assolutamente normale" (2 / 2)

In questo periodo come ben sappiamo moltissimi italiani stanno cominciando il loro periodo di vacanza. Purtroppo secondo le statistiche quest’anno in moltissimi non andranno in vacanza questo in quanto le condizioni economiche degli italiani non sono delle migliori.

Non vi è stato tempo per molti durante l’anno o anzi non vi è stata proprio la possibilità di mettere da parte una certa cifra di denaro da poter spendere in vacanza. E come si sa quando si sta fuori si devono mettere in conto tante spese.

Tra queste c’è quella del mangiare fuori. E proprio nei prossimi paragrafi vi racconteremo una vicenda avvenuta a 4 turisti presso l’isola di Ponza una delle mete turistiche preferite non solo dagli italiani ma anche e soprattutto dai turisti che vengono dall’estero.

Secondo quanto si è appreso una comitiva di 4 turisti si è vista recapitare un conto salatissimo. Ben 923 euro totali. L’ordine comprendeva quattro porzioni di scialatielli all’aragosta, costati da soli la bellezza di 759 euro, e due bottiglie di vino bianco di Cantine Migliaccio, a 120 euro in totale.

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La comitiva ha dovuto sborsare 230 euro a testa. Gli stessi non ci sono stati e si sono lamentati per via del prezzo troppo altro. A loro ha risposto il ristoratore che ha difeso la sua attività affermando che da sempre il suo locale è notissimo per la qualità e i prezzi sono assolutamente trasparenti ed esposti.

“L’aragosta costa 230 euro chilo. Noi la portiamo viva al tavolo e la mostriamo ai clienti, che in questo caso hanno scelto aragoste da 825 grammi a persona. Quando le facciamo vedere c’è l’etichetta con il peso. Alcuni per farli scegliere li portiamo anche vicino all’acquario, anche se portare aragoste vive in mano ha un impatto” – ha detto il titolare del ristorante che ha affermato quindi come il prezzo della pasta sia “assolutamente normale” per questo contesto.