3 anni di carcere e 15mila euro di multa per chi lo fa (1 / 2)

3 anni di carcere e 15mila euro di multa per chi lo fa

Uno delle temi più all’ordine del giorno negli ultimi anni è quello della pirateria audiovisiva. Per dirla in parole più semplici, il celeberrimo ‘pezzotto’. Con questo termine popolare si intende, infatti, quei sistemi illegali che consentono di accedere agli abbonamenti on demand.

E’ sufficiente possedere un abbonamento alla rete Internet, seguire le semplici indicazioni di chi vende questo tipo di prodotto illegale, ed il gioco è fatto. Con appena pochi euro di abbonamento mensili è possibile assistere agli eventi sportivi, vedere film, serie tv ecc…

Si tratta di un fenomeno che ha assunto negli ultimi tempi una portata vastissima: si stima che sono ben 5 milioni gli utenti che usufruirebbero di questo sistema illecito. Proprio per questo motivo i provvedimenti presi finora dalle autorità competenti non si sono rivelati affatto incisivi.

Di recente i controlli della Guardia di Finanza si sono fatti sempre più serrati ed hanno portato alla denuncia di centinaia di utenti, ancora poca roba, però, per sgominare un fenomeno di simile portata. Intanto le tv a pagamento si leccano le ferite, i danni arrecati dal pezzotto sono catastrofici: si stimano mancati guadagni per oltre 600 milioni di euro.

Ma a farne le spese, come ha osservato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, è anche lo Stato italiano, che registra una riduzione in termini di Pil di centinaia di milioni di euro e migliaia di posti di lavoro a rischio. Per questo motivo è in via di approvazione in Parlamento una ‘legge anti-pezzotto‘, sono previste sanzioni severissime per i trasgressori: ecco tutti i dettagli.