3 anni di carcere e 15mila euro di multa per chi lo fa (2 / 2)

Brutte notizie per i fruitori delle tv illegali, stando all’ultima legge anti-pezzotto approvata alla Camera, per chi sarà beccato in possesso di una IPTV potrebbero aprirsi le porte del carcere. Per il momento la nuova normativa è stata approvata solo nella prima ala del Parlamento, una volta ricevuto l’ok anche dal Senato sarà approvata definitivamente.

Ma cerchiamo di capire cosa cambia quanto alle nuove sanzioni, che riguarderanno sia chi offre questo tipo di servizio illecito che il consumatore finale. Per il primo sarà prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni, ed una multa da 2.582 euro a 15.493 euro; mentre per il fruitore di servizi, la sanzione arriverà sino a 5 mila euro.

Un ruolo centrale è stato conferito inoltre all’Agcom, cioè l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che sarà tenuto ad ordinare la disabilitazione dell’accesso ai contenuti garantiti illecitamente. Inoltre sarà poi chiamata in causa anche la magistratura, che riceverà un’informativa di reato.

Ma per gli utenti del pezzotto non è finita qui, vi è un’altra importante misura che dovrebbe preoccuparli. Si potrà risalire al fruitore seguendo le tracce di pagamento: è stato introdotto, infatti, un articolo specifico che consente di chiedere alle banche di avere i dati personali di chi si vuole indagare.

Insomma questa legge in via di approvazione potrebbe davvero rappresentare un colpo mortale per il fenomeno del pezzotto. Se le sanzioni saranno certamente molto severe, resta da capire ora quanto saranno serrati i controlli, perchè in caso contrario non si riscontrerà quell’effetto dissuasivo fondamentale per rendere incisiva una legge.