Tuo figlio è scontroso e ribelle? Ecco cosa puoi dirgli per calmarlo e farti ascoltare (2 / 3)

Anche se puoi immaginare quello che tuo figlio sta provando, puoi suggerirlo tu. Questo è ciò che un neuropsichiatra, il dr. Dan Siegel, definisce “chiamalo per domarlo”.

 

“Quando lanci i tuoi giocattoli, mi fai pensare che non ti piacciano. È questo che ti succede?”

Invece di urlargli, “Smetti di gettare le cose!” Cerca di aiutare tuo figlio a comunicare i propri sentimenti. Usando questa frase, gli mostri la tua prospettiva e lo incoraggi a dirgli ciò che prova.

 

“Sei caduto e il ginocchio si è graffiato. Ahia!”

Invece di distrarre o minimizzare i suoi sentimenti dicendo: “Alzati. Stai bene“, è sempre meglio aiutare i bambini a dare un senso ai loro sentimenti. 

 

“Va bene arrabbiarsi, ma non puoi farti del male così. Cerca di tranquillizzarti”.

Un figlio ribelle, solitamente quando si arrabbia, inizia a lanciare o sbattere oggetti. In questi casi è meglio limitare i modi in cui esprime i suoi sentimenti, soprattutto quando si tratta di violenza. Invece di dirgli “non ti permettere“, fagli capire che se si comporta in quel modo violento, non fa altro che danneggiare se stesso.

 

“Quello che provi adesso non durerà per sempre. Presto passerà e ti sentirai molto meglio”.

In quei momenti di rabbia, le emozioni negative possono diventare così opprimenti che tuo figlio può arrivare a pensare di ritrovarsi in una situazione irreversibile. Ricordagli che è solo un momento e che passerà.

 

“Sono qui per te quando vorrai un abbraccio”.

Anche un bambino a volte ha solo bisogno dei suoi spazi.