Tra le più grandi avventure che una donna possa affrontare nel corso della sua vita, la gravidanza è indubbiamente una delle più probanti ma anche delle più gratificanti. Avere un figlio è un evento che coinvolge non solo una singola persona, bensì un intero nucleo familiare (se non addirittura tutta una nazione, basti pensare ad esempio a come viene vissuta la gravidanza di una sovrana nell’ambito di una monarchia). L’attesa dell’arrivo di una nuova vita è quasi sempre un periodo di festa, sebbene non manchino tutte le complicazioni del caso.
Nonostante le svariate prove della gestazione, dalle cosiddette “voglie” alle emicranie, dalle nausee ai dolori ventrali, fino alla modificazione del corpo ed a tutte le difficoltà quotidiane che si possono incontrare durante gli ultimi mesi della gestazione, alla fine la maggior parte delle gravidanze si conclude con un parto naturale. Si tratta dell’ultima prova da superare per le future madri, al termine della quale potranno finalmente godersi il loro bambino o la loro bambina e rimettere in sesto anche la propria vita.
Purtroppo però non sempre le cose vanno in questi modo, e possono insorgere problematiche di vario genere capaci di trasformare una felice gravidanza in un terribile incubo: alcuni traumi o patologie particolari possono comportare la morte del feto durante la gestazione, mentre in altri casi ancora eventi indesiderati (come un cattivo posizionamento del bambino già formato) possono richiedere ad intervenire con misure d’urgenza per assicurare il benessere della madre e del futuro nascituro, tra le quali figura il taglio cesareo.