Sin dai tempi più antichi l’essere umano ha sentito la necessità di rappresentare. Nel nostro DNA sembra essere infatti ben presente quell’istinto che ci porta a comunicare in ogni modo, non fermandoci semplicemente alla banalità di una conversazione faccia a faccia tra due individui presenti negli stessi tempi e luogo: pensate alle pitture rupestri lasciateci in eredità da uomini e donne del Paleolitico. Grazie ai quei disegni oggi possiamo ammirare ciò che i nostri ascendenti vedevano anni fa, com’era la loro organizzazione societaria, quali fossero le loro credenze.
E’ così d’altronde che nacque l’arte: con la necessità dell’essere umano di rappresentare tutto ciò che lo emozionava, appartenesse il soggetto al mondo reale o a quello della fantasia. Anche in quest’ultimo caso d’altronde, la creatività umana si rifaceva e si rifà tutt’ora pur sempre a problematiche, paure e domande che rimandano costantemente alla vita di tutti i giorni. In altre parole anche l’opera più astratta e fantastica, in quanto partorita da mente umana, avrà sempre una valenza che possa richiamare al mondo fisico, e dunque un significato.
Tra le varie forme di arte che si sono affermate nel tempo, la scultura è sempre stata considerata una tra le più nobili ed apprezzabili. E’ stato in particolare durante il periodo Ellenico nell’antica Grecia che l’arte della scultura seppe brillare come mai prima di allora, grazie alle sapienti mani ed alle straordinarie intuizioni di veri e propri maestri come l’ateniese Fidia, indubbiamente uno dei più grandi scultori che l’umanità abbia mai conosciuto.