Questi cambiamenti hanno infatti la stessa funzione degli psicofarmaci durante un percorso di terapia: da soli non risolvono nulla, ma possono essere funzionali a migliorare l’umore mentre, nel frattempo, si cerca di processare il problema tramite un percorso di cambiamento più profondo, che giocoforza richiederà più tempo per essere ultimato. Inoltre aiutano a riaffermare il nostro ego momentaneamente pezzi. Terzo: accogliete il dolore, non respingetelo. La cosa più sbagliata da fare è negare ciò che fa male e cullarsi nel ricordo di quanto fosse bello quando stavate ancora insieme.
In questo modo non farete altro che soffocare le emozioni negative, che continueranno ad agire su di voi inconsciamente, mentre vi cullerete in fantasie destinate a non realizzarsi mai. Significa vivere nel passato rifiutandosi di affrontare il trauma. Prendete il coraggio a due mani e cercate di capire come vi sentite, senza guardarvi indietro con nostalgia: solo imparando a stare male, si potrà riuscire a capire come liberarsi di quel malessere e tornare a stare bene. Quarto consiglio: non chiudetevi emotivamente.
Certo ora vi sentite trementamente sensibili, incredibilmente vulnerabili e questa è una cosa odiosa, la tentazione di diventare un “cuore di ghiaccio” e respingere ogni emozione è forte. Ma è anche un passo in più verso il baratro: in questo modo darete ancora più potere al fantasma del vostro ex, che rimarrà il vostro ultimo ricordo felice mentre voi continuerete a soffrire, scatenando uno schizofrenico rapporto di amore ed odio nei suoi confronti. Quinto ed ultimo consiglio: l’amore, come ogni sentimento, appassisce da sé quando non viene coltivato. Tutti i sentimenti, sia per ragioni endocrine che per questioni psicologiche, sono destinati ad avere termine se non ce ne prendiamo cura: moltissime storie d’amore finiscono proprio per questa ragione. Se non riuscite a liberarvi del pensiero della vostra ultima relazione, è semplicemente perché una parte di voi si rifiuta di lasciar andare quelle emozioni e di voltare pagina. Non dovete cercare di dimenticare, ma semplicemente accettare il fatto che sia finita e che, soprattutto e prima di ogni altra cosa, la vostra vita può continuare comunque; in molti casi anche meglio di prima.