Al giorno d’oggi mantenersi in forma è diventato quasi una sorta di lusso, più che una vera e propria necessità: la maggior parte delle persone nella società industrializzata si focalizzano sullo studiare, sul trovare un lavoro e sul costruirsi una famiglia, ma spesso trascurano quasi completamente l’aspetto relativo al benessere psicofisico. D’altronde già gli antichi romani solevano ripetere il mantra “mens sana in corpore sano” per ammonire riguardo al fatto che lo stare bene non fosse una questione solo di corpo o solo di mente, ma di ambedue le cose insieme.
Per questa ragione sono nate le palestre, sebbene un tempo servissero a ben altri scopi rispetto a quelli odierni (oggi solo i militari le sfruttano per addestrarsi alla guerra, mentre la maggior parte degli utenti vuole solamente rimettersi in forma, perdere qualche chilo o aumentare un po’ la massa muscolare senza grandi velleità agonistiche). Tuttavia c’è una problematica non di poco conto che riguarda il binomio “donna-palestra”: gli allenamenti delle donne sono spesso monodimensionali ed inefficaci, nonché molto meno curati rispetto a quelli degli uomini.
Il motivo è che spesso le donne rifiutano di eseguire sessioni di allenamento veramente allenanti (sic!) per la paura di ingrossare eccessivamente i muscoli, come se le bodybuilder viste nelle televendite avessero avuto un effetto devastante sulla loro psiche e sulle loro aspettative riguardanti l’allenamento con i pesi. Sotto questo aspetto, tranquille: una donna non possiede sufficiente testosterone per diventare una cosa del genere. Salvo doparsi pesantemente (come le bodybuilder in questione), ovvio. Detto ciò, cominciamo! Il primo esercizio sono i push-up inversi su sedia, ottimi per l’allenamento dei tricipiti.