Dormire è un’attività necessaria al nostro organismo per riposarsi adeguatamente e ripararsi in totale autonomia, ma certo gli va dato il tempo di farlo. Purtroppo al giorno d’oggi le ore di sonno medie sono sempre più scarse, ed in alcuni casi l’insonnia diventa addirittura patologica. Ora, tutti sappiamo che lo yoga può fare miracoli in questo senso, poiché ci sono posizioni che riescono davvero a rilassare il corpo fino a permetterci di addormentarci quasi senza rendercene conto. Ma la conditio sine qua non, è l’essere abbastanza flessibili da riuscire quantomeno ad abbozzarle!
Questa posizione, nota con il nome di paschimottanasana (un bello scioglilingua, potreste provare a recitare anche questo mentre rimanete distesi a letto per vedere se funziona come mantra anestetico!) grazie al quale si ha la possibilità non solo di distendere ed allungare i muscoli delle gambe e della schiena, bensì anche di comprimere lo stomaco provocando l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico. In questo modo il nostro corpo si rilasserà e verrà inibito il rilascio di adrenalina, l’ormone dell’eccitazione per antonomasia. Mica male come risultato.
Lo supta baddha konasana è un’altra posizione che non solo rilassa e distendere la muscolatura scheletrica, ma concilia il sonno essa stessa. Per assumerla correttamente distendetevi in posizione supina e, se volete, mettete un cuscino basso sotto la curva lombare della vostra colonna vertebrale per una maggiore comodità . A questo punto appoggiate la mano sinistra in corrispondenza del cuore e la destra dello stomaco, mantenendo le gambe piegate come in figura, e respirate lentamente. Dopo la sesta espirazione distendetele oltre la vostra testa, mantenendo la posizione.