L’ananda balasana si assume sempre partendo da una posizione di partenza supinata come nel caso precedente, ma in questo caso lo sforzo per mantenerla sarà sensibilmente maggiore. Sollevate le gambe mantenendo le ginocchia piegate a 90° avvicinandole alle ascelle come in figura, tenendole distanziate tra loro. Ora afferratevi le caviglie o piedi, a seconda di ciò che riuscite a raggiungere, mantenendo al contempo i gomiti all’interno delle ginocchia. Mantenete la posizione per cinque lunghe respirazioni, inspirando profondamente dopo le lente espirazioni.
Arriviamo alla penultima posizione utile a riuscire a dormire più in fretta, nota con il nome di supta padangusthasana. Questa posizione è particolarmente utile per coloro che soffrono di dolori lombari, localizzati nella parte bassa della schiena: se siete fra queste persone, allora è ciò che fa per voi. Dopo esservi distesi supini allungate una gamba e portatela verso l’alto, quindi scendete in direzione della spalla cercando di afferrare il vostro alluce con due dita. In tutto il processo, la gamba opposta rimane distesa a terra. Fate cinque lunghi respiri, quindi cambiate gamba. Alla terza ripetizione distendete entrambe le gambe insieme.
Chiudiamo con la pavanamuktasana, una posizione paricolarmente apprezzata per via della sua versatilità , dal momento che permette di distendere e rilassare numerosi gruppi muscolari sollecitati in maniera più specifica grazie alle posizioni precedenti. Per eseguirla correttamente, partendo sempre dalla oramai solita posizione supina, portate un ginocchio al petto e tenetelo fermo con entrambe le mani mentre l’altra gamba rimane distesa. Avvicinate leggermente il mento allo sterno, senza però staccare la nuca dal suolo, quindi cambiate gamba. Anche in questo caso, nell’ultima serie portatele al petto entrambe insieme.